Fiume Adda

La Brianza è quella parte di territorio lombardo che unisce Milano al Lago di Como, limitato ad est dal fiume Adda. E' regione di transizione tra le Alpi e la Pianura Padana, tra il mondo della natura e il mondo della metropoli. Il suo paesaggio stempera i rilievi alpini in un susseguirsi di colline e falsi piani punteggiati di campi, boschi e piccole città ("Brianza" deriva dal celtico "brig": colle, altura). Il clima è continentale, caldo afoso in estate, freddo e nebbioso d'inverno. Si tratta di uno dei territori più popolati e industrializzati d'Europa, anche se questo primato è poco invidiabile per quanto riguarda il fenomeno della cementificazione. Tuttavia, c'è da restare meravigliati se nella cosiddetta "megalopoli lombarda" ci sia ancora spazio
per la verde campagna amata da Stendhal.

Nella periferia sud di Como, nei pressi del torrente Cosia, inizia la "Passeggiata Voltiana".
Il percorso termina a Camnago Volta, piccolo borgo dove morì Alessandro Volta.

I boschi di Camnago Volta.

La tomba di Alessandro Volta è custodita in un tempio neoclassico eretto nel 1831. Volta morì poco distante, nella sua casa di campagna, nel 1827.

Como: piccole industrie tessili lungo il torrente Cosia. Questa foto è emblematica per la ricca storia produttiva comasca (oggi in declino) e il suo legame con la seta.

Como sud: la Valbasca. Sullo sfondo si nota il solitario Monte Orfano (Montorfano).

Una classica immagine della campagna brianzola nei pressi di Alzate Brianza (Fabbrica Durini).

Fabbrica Durini: l'antichissima villa-castello Durini, oggi adibita a ristorante di lusso e location per matrimoni. Costruita sui resti di una torre romana, le prime notizie risalgono all'anno 860, quando Tadone (nativo di Fabbrica Durini) divenne Arcivescovo di Milano. Sviluppatasi nel corso dei secoli, la villa passò nel 1748 ai conti Durini, feudatari di Monza. Furono ospiti alla villa scrittori e musicisti come
Parini, Rossini, Verga e i reali di Casa Savoia.

La vecchia stazione di Brenna-Alzate, con elementi tipici del primo Novecento. Nel 2000, la regista americana Marleen Gorris la scelse per alcune scene del film La Partita - La difesa di Luzhin,
ambientato a Cernobbio nel 1926.

La brughiera che da Montorfano (Inchigollo) conduce ad Alzate passando per Orsenigo e Verzago.

Una volpe morta.

Nei dintorni di Cantù si estende una delle più vaste aree verdi rimaste intatte della Brianza. Al suo interno sono presenti alcune cascine storiche come la Cascina Naga, risalente al '700 e oggi in rovina, o la cascina Lucia ancora in funzione.

L'oasi di Baggero.

Inverigo è forse il paese più bello della Brianza, ricco di monumenti immersi nel verde. L'Ottocentesca
Villa La Rotonda (foto a sinistra) fu progettata per se stesso dal nobile architetto Cagnola, già costruttore dell'Arco della Pace a Milano. Presenta una cupola simile al Pantheon di Roma, visibile da parecchi chilometri di distanza, sorvegliata da sei impressionanti telamoni ispirati all'antico Egitto. È evidente l'influsso dell'imperialismo napoleonico. Nella foto a destra: Villa Crivelli è una villa-castello risalente al 1683
e abitata dai marchesi Crivelli, feudatari della Brianza.

Le ville di Inverigo sono collegate dallo splendido Viale dei cipressi, lungo quasi 2 km e famoso anche più delle ville. Fu ideato dai Crivelli nel 1664 come camminamento verso il santuario di S.Maria alla Noce. Pochi anni dopo venne allungato in direzione opposta, verso Villa La Rotonda e la statua di Ercole, formando la scalinata del Gigante (foto a destra). Purtroppo, nel corso del tempo, il viale venne interrotto dalla strada e dalla ferrovia. Sottoposto a vincolo ambientale nel 1960, oggi conserva comunque la sua serena maestosità.

Montevecchia: un temporale estivo sopra Milano.

Autunno alla Fontana del Guerc, presso Carugo. Qui si trovano alcuni fontanili tipici delle zone umide dell'alta Pianura Padana. I fontanili sono dei piccoli canali scavati dall'uomo intorno alle risorgive naturali. Anche i navigli milanesi sfruttano parzialmente lo stesso procedimento. Il nome "Fontana del Guerc" ("Fontana del cieco", in dialetto lombardo) ha un'analogia col dio Odino, che secondole le saghe nordiche sacrificò uno dei
suoi occhi ad una fonte in cambio della saggezza. I Celti che abitavano in Brianza,
specialmente qui alla Fonte del Guerc, usavano effettuare riti magici legati alla natura e agli
spiriti della terra (la festa di Halloween ricalca le stesse antiche credenze).

Il Castello di Casiglio, presso Erba. Eretto nel 900 d.C. come avamposto miltare, fu ampliato nel XVI secolo dal Cardinal Beltramino, vescovo di Como, vescovo di Bologna, Nunzio Apostolico presso il Re d'Aragona e Nunzio Governativo presso papa Benedetto XI. Passò poi alla famiglia Parravicini.
Oggi è un hotel-ristorante di lusso.

Il Castello di Carimate, di evidente architettura viscontea milanese, costruito sul sito di una precedente fortificazione. È stato anche sede della casa discografica Stone Castle Studios. Attualmente è un grandioso albergo-ristorante.

Circondato dai monti lariani come una collana di rocce, questo prato presso Oggiono (Lecco)
gode una vista impagabile.

Ed ecco i graziosi laghetti brianzoli, occhi azzurri che emergono in successione, uno dopo l'altro, lungo il percorso Como-Erba-Lecco. Questi laghi formano un ipotetico "quarto ramo" del Lago di Como (di cui si è supposta l'esistenza) e furono immortalati nei dipinti di Giovanni Segantini.

Tramonto di ottobre sul lago di Pusiano (Eupili in latino). Con un perimetro circolare di 11 km, racchiude al suo interno la bellissima isola dei Cipressi e fu meta di letterati quali Giuseppe Parini (che nacque proprio sulle sue rive, a Bosisio), Stendhal, Manzoni e Vincenzo Monti. Il bacino, proprietà privata fino al 1922, divenne di demanio pubblico con un decreto di Benito Mussolini. Le acque sono balneabili e nel 1820 videro la costruzione del primo battello a vapore d'Italia.

La riva di Pusiano. Eugenio di Beauharnais, vicerè del Regno d'Italia Napoleonico, vi trascorreva le vacanze per una ragione ben precisa: qui sorgeva un palazzo che permetteva al proprietario di entrare a cavallo direttamente in camera da letto!

Suggestivo scorcio del monte Resegone con Pusiano e l'isola dei Cipressi.

Gru coronate, aironi, marabù, canguri e altri animali: sono questi gli insoliti abitanti dell'isola, visitabili una volta alla settimana con una guida (battello elettrico in partenza da Pusiano e da Bosisio).

Pusiano in festa per la Madonna della Neve, in agosto, una delle ricorrenze più popolari del territorio.

Dal parco del Roccolo si gode la più bella vista del lago di Pusiano, come un piccolo mare
incorniciato dai pini mediterranei.

Il lago di Annone (o di Oggiono) è diviso quasi a metà da due verdi penisolette. Foto a sinistra: la Grigna si specchia nelle placide acque. A destra: panorama da Galbiate.

Il laghetto del Segrino è il più tipico dei laghi briantei. Fu addirittura scelto da Antonio Fogazzaro per ambientarvi Malombra. La villa descritta nel romanzo è la Pliniana di Torno, ma nell'immaginazione dello scrittore il lago è quello del Segrino.

Sulle rive del Segrino c'è una riserva faunistica protetta.

Il Segrino ghiacciato.

Poco più a nord del Segrino, sulla strada Canzo-Asso che arriva a Bellagio attraverso la Valassina, c'è la cascata della Vallategna. Stendhal la visitò il 12 agosto 1812:
"Il confine tra Brianza e Valassina è fluttuante, non è un luogo definito, nè quella cascata e nemmeno quelle colline, ma è scritto nel cuore e non si cancella."
Oggi, la poesia del luogo è sacrificata dal traffico veicolare e da un distributore di benzina.
La progettata costruzione di un supermercato (poi bloccato nel 2011) dimostra una totale
mancanza di sensibilità da parte di certi amministratori.

Spettacolo di ghiaccio sul piccolo lago di Montorfano, in gennaio. Si trova poco a sud di Como.

Una sera sul lago di Alserio.

Ottobre ad Alserio.

Fiume Adda