Il primo nucleo della città fu fondato dagli orobi, un antico popolo di origine ligure. Intorno al 1000 a.C., quando i liguri si mescolarono ai celti, una piccola civiltà fiorì nei territori compresi tra i laghi prealpini e il fiume Ticino, dando vita ai primi fenomeni di urbanesimo: la Cultura di Golasecca. A Como, gli insediamenti interessarono i colli intorno alla convalle, precisamente la zona di Prestino. Nel V secolo avvenne la conquista da parte dei galli insubri, mentre l’arrivo dei romani è datato 196 a.C. Fu proprio Giulio Cesare che diede al borgo un assetto cittadino, popolando la zona con 5.000 coloni tra cui numerosi greci. Ancora oggi, i nomi di alcune località risalgono all’antica grecia: Lecco (Leucos), Nesso (Nasso), Dervio (Delfo), Lenno e Lemna (Lemna), Corenno e Colonno (Corinto). Situata all’imbocco dell’importante via di comunicazione che dalla Transpadania portava verso nord, nel 42 a.C. Novum Comum acquistò i privilegi del regime municipale diventando città a tutti gli effetti: si dotò allora di una cinta muraria, di un foro, delle terme e di alcune ville patrizie (Plinio il vecchio e Plinio il giovane nacquero nel periodo più prospero dell’abitato). Lo scalo portuale settentrionale fu insediato a Novate Mezzola (Summu Lacu), poiché a quell’epoca il Lario era unito al lago di Mezzola.

Con l’avvento del Cristianesimo, l’imperatore Costantino pensò di colmare le carenze istituzionali dell’Impero creando le prime diocesi, che a Como si chiamarono coi nomi di S.Carpoforo, S.Abbondio e S.Fedele. Proprio il territorio lariano fu uno dei massimi centri di diffusione del cristianesimo, manifestandosi nelle fioriture artistiche di Ossuccio, Piona e Gravedona (le pievi, come quelle di Gravedona e dell’isola Comacina, erano delle comunità dipendenti dalle diocesi). A causa della secolare disputa tra il potere ecclesiastico e quello politico, i vescovi di Como e di Aquileia aderirono al cosiddetto Scisma dei Tre Capitoli, col quale una parte della Chiesa si ribellava all’autorità bizantina. Tale scisma venne acuito dall’invasione dei longobardi, la cui regina Teodolinda aveva tutto l’interesse a convertire il popolo contro l’impero di Costantinopoli. Como si alleò con Aquileia separandosi dalla diocesi ambrosiana milanese, che d’ora in poi sarebbe diventata la sua acerrima nemica. La rivalità tra le due città venne momentaneamente sedata da Carlo Magno, lasciando sotto il controllo di Como la Valtellina, Chiavenna e il Ticino ma assegnando a Milano il Lario orientale e la futura Campione d’Italia.

Passato l’anno 1000, la rinascita delle attività commerciali consentì ai mercanti più facoltosi di acquistare titoli nobiliari (da cui le famiglie Rusca, Natta ecc.). L’eccessiva prosperità economica, però, riaprì la disputa con Milano, scatenando una guerra decennale che nel 1127 vide soccombere proprio i lariani. La situazione cambiò con l’intervento diretto di Federico Barbarossa e del Sacro Romano Impero. L'Imperatore, infatti, non vedeva di buon occhio l’eccessiva autonomia dei Comuni, offrendo a Como un’alleanza che la liberasse dal dominio ambrosiano. Como non prese parte, dunque, alla nascita della Lega Lombarda contro il Barbarossa, e anzi furono proprio i tedeschi a favorire la ripresa della città radendo al suolo Milano. Barbarossa rinforzò il Castello Baradello e costruì la torre di Porta Vittoria, mentre l’esercito comasco distrusse la pieve dell’isola Comacina per vendicarsi della sua alleanza coi milanesi (1169). La vicenda è oggi rievocata dalla Sagra di S.Giovanni e dal Palio del Baradello.

Como con lo sfondo di Milano.

Questi anni di gloria vennero interrotti - dopo la sconfitta del Barbarossa ad opera della Lega nel 1176 - allorché la ricca famiglia Rusca impose come successore del vescovo Lambertenghi un suo parente, provocando così la scomunica papale. Venuto meno il sostegno della Chiesa, Como entrò lentamente nell’orbita della rinata Milano, e nel 1335 fu occupata da Azzone Visconti. Suo nipote Gian Galeazzo ereditò la città e cominciò la costruzione del Duomo, che si protrarrà per oltre tre secoli. Ai Visconti succedettero gli Sforza, nell’epoca in cui le potenze europee guerreggiavano per il possesso dell’Italia. Massimiliano Sforza, per il suo governo, dipendeva dagli svizzeri (a cui cedette il Ticino), mentre Francesco II dipendeva dagli spagnoli. Questi, alla morte di Francesco, ereditarono Milano e misero al sacco Como (1521), rea di aver ospitato l’esercito francese durante la guerra contro gli Asburgo. Il Castello Baradello venne così smantellato, costruendo in compenso il forte di Fuentes a Colico. Nel XVI secolo, Como si trovava dunque sotto il dominio asburgico di Spagna. Era una roccaforte di circa 10.000 abitanti quando Milano ne contava 70.000, specializzata nella lavorazione della seta e dei panni di lana. La rivalità col grosso centro commerciale di Torno sfociò nell’ennesima distruzione, ultimo sussulto di gloria del popolo comense (1522). A quest’epoca, inoltre, risalgono le leggendarie ville d’Este e Pliniana, capostipiti dei soggiorni nobiliari che caratterizzeranno il lago nei secoli a venire. Nel ‘600, la Controriforma mise in luce l’opera del cardinale Tolomeo Gallio, che costruì l’omonimo palazzo di Gravedona e Villa Balbiano a Ossuccio.
Nel ‘700, dopo che la spaventosa epidemia di peste narrata nei Promessi Sposi aveva dimezzato la popolazione, il Nord-Italia passò sotto il dominio degli Asburgo d’Austria. Ormai Como si trovava al seguito della Lombardia, declassata al rango di provincia come le altre città della regione. Era finita l’epoca dei Comuni indipendenti, in cui Como aveva figurato come grande potenza. Questo moderno assetto politico fu sancito dall’arrivo di Napoleone, che nel 1797 - ospite a Villa Saporiti - annunciò la costituzione della Repubblica Cisalpina. A Como fu assegnato il governo del Dipartimento del Lario, che comprendeva anche i territori di Varese, Lecco e Sondrio, mentre la vasta diocesi si estendeva anche nel Canton Ticino e nei Grigioni.
Ferveva intanto l’attività scientifica di un illustre cittadino, Alessandro Volta, inventore della pila elettrica e scopritore del metano, mentre l’onda nascente del Romanticismo faceva del Lario uno dei suoi paradisi prediletti. Nell’Ottocento era presente tutta la pleiade dei letterati e dei musicisti, ospitati nelle ville dei mecenati e delle famiglie reali d’Europa. Era la conformazione fisica del lago ad ispirare quel carattere austero e contemplativo rivolto ad un soggiorno di tipo elitario, che costituiva anche lo spirito malinconico dell’artista romantico. Nel 1837 nasceva a Como Cosima Liszt, figlia del mago del pianoforte e futura moglie di Wagner, il cui nome "Cosima" era stato dato proprio in onore a Como.

Intanto, nel 1859 la città festeggiava l’arrivo di Garibaldi e l’annessione all’Italia, preludio delle rivoluzioni urbanistiche che avrebbero conferito al capoluogo il suo aspetto attuale (per esempio, piazza Cavour fu creata nel 1872 dopo il prosciugamento del vecchio porto). Anche i trasporti giocarono una carta fondamentale nella storia del territorio, sulla spinta delle innovazioni tecnologiche a cui Volta aveva dato il primo formidabile impulso. Nel 1894 fu inaugurata la funicolare (considerata come un prolungamento delle Ferrovie Nord Milano), nel ’99 si tenne l’esposizione internazionale voltiana, nel 1913 si organizzò la più importante competizione mondiale di idrovolanti (da cui l’Aero Club) mentre il primo battello a vapore era già stato varato nel 1826. Classico era il collegamento diretto con la Svizzera tedesca, Lucerna e Zurigo, per mezzo del celebre postiglione del S.Gottardo. Infine, i monumenti avveniristici di Giuseppe Terragni e di Antonio S.Elia fecero della città il principale centro del Razionalismo italiano.
Durante la Seconda guerra mondiale, Como non venne mai bombardata e il suo teatro d'opera ospitò le recite della Scala distrutta dalle incursioni americane. Benito Mussolini, in fuga verso la Svizzera, fu catturato a Dongo e fucilato a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945. A lui e al suo misterioso carteggio si deve l’arrivo di Churchill sul Lario, poco dopo la fine della guerra, sotto le mentite spoglie di un soggiorno di piacere a Moltrasio e a Villa d’Este.

Oggi la città è solo un pallido riflesso del suo antico splendore. Dopo la separazione da Varese (1927) e da Lecco (1992), Como si è vista raggiungere dalle vicine città perdendo progressivamente peso politico. Il declino dell’industria serica ha spostato il baricentro dell’economia sulle piccole imprese e sul turismo, godendo di un ambiente naturale di fama mondiale ma celato e quasi nascosto da una mentalità tendenzialmente chiusa. E’ questo un controsenso che spiega benissimo il carattere dei comaschi.

Federico Barbarossa durante il palio del Baradello, città di Como

Marzo 1159: il vescovo di Como Ardizzone festeggia l'arrivo dell'imperatore tedesco Federico Barbarossa,
alleato dei comaschi durante le guerre contro Milano e i comuni della Lega Lombarda.
La storia viene ricordata ogni anno durante il Palio del Baradello.

targa di Plinio il vecchio sul Duomo di Como Statua di Plinio il giovane, Duomo cattedrale di Como

Targa commemorativa in onore di Plinio il Vecchio, nativo di Como, posta di fianco al portale della Cattedrale. Scienziato e naturalista, morì nel 79 d.C. durante l'eruzione del Vesuvio.

L'adiacente statua di Plinio il Giovane, nipote di Plinio il Vecchio. Fu questore sotto l'imperatore Domiziano e governatore della provincia asiatica di Bitinia e Ponto sotto Traiano.

facciata del Duomo cattedrale di Como title= Como, la cupola del Duomo eretta da Filippo Juvarra, vista dalla terrazza Coin porta della Rana, Broletto, piazza Duomo di Como
  • La Cattederale, mirabile opera
    dei Maestri Comacini,
    costruita a partire dal 1396.
  • La cupola color turchese,
    eretta nel Settecento da Filippo Juvarra.
  • Il portico del Broletto, attiguo
    al Duomo, già palazzo comunale.
Cupola del Duomo di Como vista dal Teatro Sociale porta della Rana, Duomo cattedrale di Como particolare del Gugliotto e Cupola del Duomo di Como
  • Scorcio ripreso dal colonnato
    del teatro d'opera Sociale.
  • Il portale del lato destro.
  • La lanterna della cupola e il gugliotto.
interno del Duomo di Como il portale del Duomo di Como aperto facciata del Duomo di Como durante una nevicata
  • L'interno del Duomo, a croce latina,
    presenta tre navate suddivise da pilastri
    con archi acuti, di aspetto tardogotico.
  • L'interno visto dalla piazza.
  • Magia della neve.
navate interno del Duomo di Como proiezioni di natale sulla facciata del Duomo di Como durante la Città dei Balocchi title=

Il Duomo controlla una delle dieci diocesi più vaste d'Italia, che comprende anche gran parte delle province di Lecco, Varese e Sondrio (vedi qui: Chiavenna). Il Canton Ticino svizzero era compreso fino al 1885.

Via Vittorio Emanuele a Como vista da Piazza Duomo veduta di piazza del Duomo, Como
Porta Torre a Como, antica porta della città particolare delle colonne del Liceo Classico Volta di Como con lo sfondo di Porta Torre

La torre di Porta Vittoria (XII sec.), baluardo di difesa eretto dal Barbarossa
durante le guerre contro Milano.

Via Cesare Cantù, centro storico di Como e Porta Torre Ragazze in costume medievale durante la rievocazione storica del Palio del Baradello a Como

Via Cesare Cantù con Porta Torre sullo sfondo.

In settembre si tiene la festa medievale del Palio del Baradello.

stemmi medievali durante il corteo del Palio del Baradello nei pressi di Porta Torre, centro storico di Como cavaliere estrae la spada durante la rievocazione storica del palio del baradello nel centro storico di como
gran ballo in piazza per le vie del centro storico di Como nei pressi di porta torre

Ogni anno arrivano da tutta Italia i figuranti vestiti in abiti ottocenteschi.

trampolieri durante la parada par tucc nel centro storico di como ragazze in corsetto stile moulin rouge durante la parada par tucc a como

Festa giovanile di primavera ("Parada par tucc").

piazza san fedele nel centro storico di como durante una festa

La medievale Piazza S.Fedele, cuore della città vecchia.

particolare delle case medievali di piazza san fedele a Como neve in piazza San Fedele a Como nel centro storico

Antiche case quattrocentesche si affacciano su Piazza S.Fedele.

neve nel centro storico di como in via Cesare Cantù con sfondo di Porta Torre Como, piazza S.Fedele con la neve

A passeggio sotto la neve (nella fota a destra: la chiesa di S.Fedele, X secolo).

veduta del centro storico di Como, città murata e Duomo Como, chiesa sconsacrata di S.Francesco, sede di mostre ed esposizioni

A sinistra: veduta aerea del centro storico. A destra: un bello scorcio di Viale Cesare Battisti.

Como, le mura medievali che cingono la città murata e Torre Gattoni cane boxer che beve dalla fontana dei giardini delle mura

Le mura che delimitano l'originario castrum romano. In fondo, la torre Gattoni, dove nel 1768 lo scienziato Giulio Cesare Gattoni impiantò il primo parafulmine italiano.

Un momento di pausa
durante la visita...

fioritura dei glicini lungo le mura medievali di Como in primaverafioritura di primavera nei pressi della torre san vitale, como città murata

Glicini in fiore sulle mura.

Torre S.Vitale a primavera.

neve in viale varese a como, lungo la città murata

Magica nevicata nei giardini lungo i bastioni.

il bacio del crocifisso, rituale della pasqua a como le tradizionali bancarelle di pasqua lungo le mura di como bancarelle di pasqua, la fiera di pasqua a como

Durante la Settimana Santa hanno luogo due tradizioni comasche: il bacio al Crocefisso
nella chiesa del Crocefisso (S.Pietro) e l'adiacente fiera di Pasqua.

il museo civico giovio nel centro storico di como il giaardino interno del museo civico giovio di como cortile interno a como nel centro storico in via vittorio emanuele

Il Museo Civico Giovio e altri cortili interni.

scultura con draghi nel centro storico di como
una sala nella pinacoteca di como, palazzo volpi, museo la mummia egizia del museo giovio di como

I Musei Civici comprendono: il Museo Archeologico Giovio (con reperti risalenti alla Preistoria e alle origini del territorio lariano, fino all'epoca romana), il Museo Storico (dedicato al Risorgimento e alla Storia Contemporanea), la Pinacoteca di Palazzo Volpi (con dipinti dal XVI al XIX secolo).

Nella sezione egizia del Museo Giovio sono conservati circa 1000 reperti, tra cui la mummia di una giovane sacerdotessa del dio Amun: Isiuret (900 a.C.). Fu acquistata da Alfonso Garovaglio - studioso e collezionista di reperti antichi - sull'onda emotiva suscitata dalle spedizioni napoleoniche in Egitto.

via vitani nel centro storico di como, la via più medievale e meglio conservata della città via 5 giornate, la via più stretta del centro storico di como

I budelli di Via Vitani e Via Cinque Giornate.

via balestra a como nel centro storico, città murata medievale palazzo natta nel centro storico di como, città murata sede della famiglia comasca in via bonanomi nel centro storico di como
  • Via Balestra.
  • Palazzo Natta (XIV secolo).
  • Via Bonanomi.
modellino del piroscafo plinio nella vetrina di uno storico negozio di seta nel centro storico di como

Como città della seta: lo storico negozio in Via Vittorio Emanuele.

abito da sposa in una vetrina del centro storico di como vetrina di un antiquario nel centro storico di como

Negozi tipici in Via Vitani, Via Diaz e Via Luini.

artisti di strada, suonatori violinisti e violoncello, centro storico como artisti di strada, centro storico como
il chiostro di sant'agostino a como nel centro storico tradizione comasca, benedizione di sant'antonio

A poca distanza dall'antico porto commerciale - attivo fino all'800 con attività di pesca, trasporto lacustre
e lavature di stoffe - sorge la chiesa ogivale di S.Agostino, ex-convento eremitano del XIV secolo.
Nella foto a destra, il 17 gennaio ha luogo la tradizionale festa di S.Antonio.

chiesa antica di sant'abbondio con doppia torre campanaria, chiesa del patrono di como affreschi dell'abside di sant'abbondio a como cripta della chiesa di san carpoforo a como

S.Abbondio (XI secolo), il più prezioso monumento cittadino dopo il Duomo, massimo esempio dello stile romanico lombardo. Accoglie probabilmente idee costruttive proprie della Borgogna e della Normandia, riscontrabili nello slancio verticale e nei due campanili a fianco della chiesa. L'interno presenta cinque navate con archi a pieno centro e pilastri cilindrici. L'abside maggiore è ornato di affreschi del Trecento. S.Abbondio è il Patrono della città e la sua festa cade il 31 agosto, accompagnata dall'immancabile sagra.
Nella foto a destra: S.Carpoforo, la più antica chiesa di Como, eretta nel 1040 sul luogo di un martirio
voluto da Diocleziano.

facciata del palazzo del fascio, costruito dall'architetto terragni a como, razionalismo

La Casa del Fascio (o Palazzo Terragni, 1936), massimo esempio dell'architettura razionalista, considerato uno dei 100 palazzi più importanti del mondo. Fu ideato da Giuseppe Terragni,
comasco di adozione e padre del Razionalismo.

tavolini in piazza verdi al ristorante del teatro sociale di como

Piazza Verdi con la Casa del Fascio, il Teatro Sociale e il Duomo. Secondo il critico d'arte Philippe Daverio,
è l'unica piazza europea in cui si possono abbracciare tre stili diversi: il Razionalismo,
il Neo-Classicismo e il Rinascimento.

il tempio voltiano dei giardini a lago di notte a como particolare del tempio voltiano di como e delle bandiere del monumento ai caduti
  • Il Tempio Voltiano, eretto nel 1927 in memoria dello scienziato comasco Alessandro Volta,
    padre dell'elettricità. Custodisce i cimeli dello scienziato e fu visitato da Albert Einstein nel 1933.
il monumento ai caduti di como di giuseppe terragni le scale del monumento ai caduti di como ideato da giuseppe terragni prospettiva del monumento ai caduti ideato da giuseppe terragni a como, architettura razionalista

Il Monumento ai Caduti (Terragni 1933 su disegno di Antonio S.Elia, altro illustre comasco).
Si tratta di un capolavoro assoluto del Futurismo, che prospetta le architetture di Metropolis e il sogno della "città nuova". Il Monumento ai Caduti di Como è una delle poche realizzazioni dei progetti di S.Elia e di questo ipotetico mondo futurista.

il palazzo del novocomum ideato da giuseppe terragni, il transatlantico, como particolare del novocomum, palazzo ideato da giuseppe terragni a como, architettura razionalista

Giuseppe Terragni progettò, a soli 23 anni, il cosiddetto "Transatlantico" (Novocomum).

la fontana di camerlata a como, esempio di architettura moderna como, fontana di piazza camerlata, esempio di architettura moderna la fontana di piazza camerlata a como di notte, esempio di architettura moderna

La fontana di Camerlata, situata in periferia ma parte integrante del patrimonio storico cittadino. Si trova al centro di uno snodo viabilistico molto trafficato e volutamente scelto quale scenografia ideale; il figlio del suo architetto la definì infatti "un momumento al traffico, che va ammirato dal traffico". Cesare Cattaneo e Mario Radice, che costruirono questa surreale fontana nel 1935, erano due esponenti del razionalismo e dell'astrattismo.

la scultura di daniel libeskind in fondo alla diga foranea di como, the life electric the life electric, la scultura di daniel libeskind sulla diga foranea di como

Magici riflessi sulla parete d'acciaio di The Life Electric, opera di Daniel Libeskind (2015), considerato il padre del Decostruttivismo.

la targa della casa di alessandro volta a como nel centro storico la targa di papa benedetto odescalchi, papa inoocenzo xi a como nel centro storico la targa commemorativa della nascita a como di cosima wagner liszt

Le targhe che ricordano la nascita di Alessandro Volta,
Benedetto Odescalchi (Papa InnocenzoXI) e Cosima Wagner, moglie del grande musicista tedesco.

eva wagner a como per la targa commemorativa di cosima liszt wagner pianoforte in concerto in piazza cavour a como

Eva Wagner, direttrice del festival di Bayreuth, in visita a Como nel 2014
(foto Teatro Sociale).

piazza verdi a como, il teatro sociale di architettura neoclassica palazzo cernezzi sede del comune di como, municipio

Il Teatro Sociale risale al 1813, lo stesso anno di nascita di Verdi e di Wagner. Sul suo palco si esibirono Niccolò Paganini e Franz Liszt.
Dal 1943 al '45 ospitò le recite della Scala di Milano, distrutta dai bombardamenti.

L'antico Palazzo Cernezzi (1616),
sede del Comune.

un giorno di pioggia in autunno a como in piazza cavour giorno di pioggia in via bernardino luini a como con i riflessi

Autunno sotto la pioggia.

riflessi del duomo cattedrale di como in una pozzanghera riflessi del tempio voltiano a como in una pozzanghera riflesso del monumento ai caduti nella pozzanghera

Riflessi d'arte.

piercesare bordoli, famiglia comasca como

La Famiglia Comasca è un'associazione benefica avente come scopo la valorizzazione del territorio.
Al presidente Piercesare Bordoli, scomparso nel 2014, si deve l'appassionato impegno per il restauro di numerosi monumenti e per il recupero del piroscafo Patria, che sognava di vedere nuovamente in navigazione.

Como a Natale - Il Magic light festival
piazza verdi illuminatta durante il festival magic light, durante il periodo natalizio della città dei balocchi a como

Da novembre a gennaio, per oltre un mese, il centro città risplende grazie al
Magic light festival, un evento realizzato col sostegno dei privati
(gli "Amici di Como") in occasione delle feste di fine anno.

piazza duomo a como durante il magic light festival durante il periodo natalizio della citta dei balocchi facciata del duomo di como durante il periodo natalizio della città dei balocchi, magic light festival
luci di natale in piazza verdi a como illuminano il teatro sociale, magic light festival natale a como, città dei balocchi nel centro storico, tavolata di peluches
pattinaggio su ghiaccio in piazza cavour a como durante la città dei balocchi sotto natale la giostra dei cavalli durante la città dei balocchi a como nel centro storico, sotto natale
luminarie di como durante il periodo natalizio  nel centro storico in piazza san fedele luci di natale in piazza san fedele durante la città dei balocchi nel centro storico di como
luci di natale, città dei balocchi in via olginati nel centro storico di como teatro sociale di como durante le feste natalizie, luci di natale nel centro storico di como, città dei balocchi
gelateria monti, palazzo in stile veneziano in piazza cavour a como nei pressi del lungolago i mercatini di natale a como in piazza san fedele durante la città dei balocchi e il magic light festival, luci di natale
particolare della crociera di capodanno sulla motonave orione, organizzata dalla navigazione lago di como, con cenone a bordo crociera di capodanno sulla motonave orione, organizzata dalla navigazione lago di como, con cenone a bordo

La crociera di Capodanno.

porta torre nel centro storico di como durante il periodo di natale, città dei balocchipiazza vittoria a como, la statua di giuseppe garibaldi durante le luci di natale
mercatini di natale in centro storico a como in via plinio title=
orso bianco e renna fuori da un locale durante le luci di natale della città dei balocchi nel centro storico di como presepe durante la città dei balocchi nel centro storico di como, rappresentazione della natività, presepio