Il Lago di Como ("Lario" in latino) si trova nell'Italia del nord, in Lombardia. È il terzo lago italiano come superficie (145 km²), il primo per sviluppo costiero (170 km) e il primo per profondità massima (410 metri, superiore a gran parte del mare Adriatico e a tutti i grandi laghi Nord Americani). Raggiunge una lunghezza di 46 km in linea d’aria (60 km di strada) mentre la larghezza massima è di 4,3 km. Il punto più stretto si trova a Laglio (650 metri). Nel 2014, il giornale americano The Huffington Post lo ha collocato in prima posizione nella classifica dei laghi più belli del mondo; al secondo posto si trova un lago canadese.
Formatosi 20.000 anni fa durante l'ultima glaciazione, il bacino presenta una tipica forma a Y rovesciata, allungata verso nord e divisibile in tre rami: a sud-ovest il ramo di Como, a sud-est il ramo di Lecco e a nord il cosiddetto "alto lago". L'incrocio dei rami è definito "centro lago" o Triangolo lariano. Le rive sono interamente circondate dalle montagne, con una differenza che distingue i fiordi meridionali dal paesaggio più aperto della regione settentrionale. Esiste anche una differenza di tipo culturale, dove il gusto signorile degli alberghi e delle ville caratterizza i paesi da Como a Menaggio, mentre a nord si respira un'atmosfera più semplice, fatta di campeggi e piccole spiagge battute dal vento.
Il turismo non ha conosciuto fenomeni di massa ed è ancora in parte legato ai ricordi del Romanticismo, quando nell'800 le famiglie dell'aristocrazia ospitavano scrittori, poeti e musicisti; questi soggiorni erano favoriti dalla vicinanza di Milano, che nel territorio comasco vedeva il suo luogo di vacanza ideale.
In generale, si tratta di una bellezza dal carattere introverso, lento a rispondere al richiamo della modernità e della riqualificazione turistica. Per esempio, un parco giochi come Gardaland sarebbe totalmente fuori luogo nel contesto lariano, mentre l'incremento edilizio ferisce violentemente l'equilibrio preeesistente tra architettura e natura. Accanto all'opulenza delle ville, infatti, si affianca l'umiltà dei borghi pittoreschi, tipici per il loro aspetto ancora autentico e quasi dimesso. È interessante notare che, sotto il profilo sociale, il territorio oscilla tra due estremi: il turismo internazionale aperto sul mondo e il carattere tendenzialmente chiuso degli abitanti; e tra questi estremi esso media.
La storia del turismo straniero vede al primo posto gli inglesi (specie a Cadenabbia) e - in misura minore - i tedeschi. Gli statunitensi arrivarono nel corso del '900, scegliendo Bellagio come "paese del cuore" e diventando i maggiori estimatori di questo lembo d'Italia (a Las Vegas esiste un enorme e famoso albergo chiamato Bellagio). Oggi si aggiungono numerose presenze giapponesi, russe e cinesi.
Il Lario è anche l'unico lago italiano che bagna due città: Como e Lecco (sul lago di Garda e sul lago Maggiore i paesi più grandi non superano i 30.000 abitanti); questi centri sono situati alle estremità meridionali e a prima vista sembrano scontrarsi con la suggestione poetica che maggiormente colpisce l'immaginazione. In effetti, Como e Lecco non hanno ancora risolto la contraddizione tra turismo e produzione manifatturiera, anche se il parziale declino dell'industria a favore del terziario è ormai un dato di fatto.
Una curiosità: nonostante il lago incominci a nord, dove entrano i fiumi immissari, è abitudine considerare l'inizio a sud, in prossimità delle città. Inoltre, a causa dell’orientamento del bacino verso nord, le sponde orientali godono il tramonto sul lago (Como compresa), mentre le rive di ponente si svegliano ai raggi dell’alba.

 

* VILLE E GIARDINI
La celebrità del lago è data dalle grandi ville storiche circondate da parchi lussureggianti.
Il ramo sud-occidentale è il più frequentato, specialmente la sponda di ponente. A Como Villa Olmo (visitabile in occasione di mostre d'arte), a Cernobbio il Grand Hotel Villa d'Este, Villa Pizzo e Villa Erba (quest'ultima visitabile durante manifestazioni e congressi). A Moltrasio Villa Passalacqua, a Lenno Villa Cassinella (considerata la più bella villa del mondo, affittabile per vacanze) e Villa Balbianello (visitabile, famosa anche per le riprese di Guerre Stellari). A Tremezzo Villa Carlotta (visitabile) e Villa Sola Cabiati (affittabile per vacanze), a Cadenabbia Villa La Collina (sede della Fondazione Adenauer), ad Acquaseria Villa La Gaeta, ecc. Queste residenze sono intercalate da numerose ville più piccole, tra cui la residenza di George Clooney a Laglio.
Sulla sponda di levante si distinguono le ville di Blevio, la leggendaria villa Pliniana di Torno (visibile solo dal lago, a lungo disabitata e oggi adibita ad hotel), Villa Lucertola a Lezzeno (affittabile per vacanze) e le ville di Bellagio: Villa Melzi (visitabile) e Villa Serbelloni (sede della Fondazione Rockefeller, visitabile su prenotazione).
Sul ramo di Lecco, Villa Monastero a Varenna completa l’elenco delle grandi ville aperte al pubblico.

 

* BORGHI PITTORESCHI
I borghi pittoreschi privilegiano anche in questo caso il ramo di sud-ovest. Particolarmente tipica è la sponda orientale di questo ramo, sulla strada Como-Bellagio: qui i paesi sono ancora costituiti da antiche case arroccate tra lago e montagna, con ripide scalinate che escludono la presenza delle automobili. Sono da segnalare i borghi di Torno, Careno, Pognana e Nesso. Sulla sponda opposta: Brienno e Colonno. Più a nord: Bellagio, Varenna, Corenno Plinio e Rezzonico. Rezzonico in estate sembra un borgo della Liguria, con un porticato aperto sull'orizzonte e una scogliera investita dalla brezza pomeridiana, mentre Corenno Plinio è un gioiello immerso nel ricordo di una storia millenaria, circondato dalle mura di un castello.

 

* ALBERGHI EXTRALUSSO
Sono cinque: il Grand Hotel Villa d'Este a Cernobbio, il Grand Hotel Tremezzo a Tremezzo, il Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio, il Casta Diva Resort a Blevio e il Villa Pliniana a Torno; si tratta di palazzi di gusto retrò, in cui si respirano ancora le atmosfere classiche della Belle époque. Gli hotel a 4 stelle sono presenti nelle maggiori località.


* GOLF E CASINO'
- Golf Lake Como
- Casinò di Campione, a Campione d'Italia sul lago di Lugano.

 

* VILLE DI LUSSO IN AFFITTO PER VACANZE O MATRIMONI
- Matrimoni lago di Como
- WeVillas
- Cernobbiodeluxe

 

* NATURA, SPIAGGE, CAVALLI, AGRITURISMO
L’alto lago offre possibilità per gli amanti dell'avventura. Cremia, Pianello, Musso, Dongo, Gera e Sorico sono dotate di lunghissime passeggiate a diretto contatto con l'acqua, mentre a nord il fiume Mera attraversa l’oasi naturale del Pian di Spagna e sfocia nel laghetto di Mezzola. A Colico, biciclette e cavalli lungo il sentiero che costeggia il fiume Adda (Ranch El Picadero). Scendendo verso Lecco (sponda est) si apre l’insenatura di Piona, dove le imbarcazioni a motore sono vietate. A Bellano è possibile visitare l'orrido scavato dal torrente Pioverna.
A sud, la sponda che da Como conduce a Bellagio è tipica per la sua natura selvaggia, tanto bella quanto inaccessibile; la strada corre alta sui monti e il modo migliore per esplorare la riva è noleggiare una barca. La sponda di sud-ovest è invece molto edificata, con una successione quasi ininterrotta di villette e giardini privati.
Spiagge: è bene ricordare che le coste lariane sono scoscese e hanno fondali profondi; le piccole spiagge di ghiaia sono frequenti in alto lago, dove le montagne sono più lontane e permettono un breve retroterra pianeggiante (Pianello, Cremia, Dongo, Domaso, Gera, Colico, Dervio, Bellano). Sul ramo di Lecco si distinguono le grandi spiagge di Onno (attrezzate con sdraio e ombrelloni, tra cui la spiaggia-discoteca Pareo Beach), Abbadia e Lierna. Da segnalare anche le rive di Loppia (Bellagio) e Maiolica (Cadenabbia). Spesso le spiagge sono invisibili passando in macchina lungo la strada; bisogna saperle cercare.
Cavalli: Maneggi in provincia di Como e Lecco
Agriturismo: Agriturismo in provincia di Como, Agriturismo in provincia di Lecco

 

* CAMPEGGI, SPORT ACQUATICI
Anche in questo caso, i giovani dovranno dirigersi in alto lago. Qui le burrasche di vento sono più frequenti e alcuni aspetti di questo territorio ricordano l’atmosfera marina. Il vento che in estate spira regolarmente ogni pomeriggio attira i windsurfisti del nord Europa. Tipici campeggi rivieraschi frequentati in particolare da olandesi e tedeschi si trovano a Menaggio, Cremia, Pianello, Dongo, Domaso, Gera, Colico, Piona e Dervio. Scuole di vela e noleggio kayak.
Campeggi in provincia di Como, Campeggi in provincia di Lecco

 

* B&B E OSTELLI
Negli ultimi anni è aumentata l'offerta turistica nei B&B ; alcune di queste strutture sono di nuova realizzazione e sono sparse ovunque (B&B a Como città, Airbnb a Como città).
Gli ostelli si trovano a Como, Lecco (Olginate), Menaggio (consigliato per l'equidistanza da tutti i punti del lago).

 

* NOLEGGIO BARCHE, MOTOSCAFI, PEDALO', TAXI BOAT
I punti di noleggio barche senza obbligo di patente nautica sono presenti sicuramente a: Cernobbio, Moltrasio, Ossuccio (poco dopo il famoso campanile), Lenno, Menaggio, Domaso, Faggeto. Antiche barche a remi in legno a: Moltrasio. Barche elettriche a: Colico.
Servizi di Taxi Boat per matrimoni e tour privati: nei principali alberghi e nelle maggiori località. Bellagio, Bellagio (Loppia), Menaggio, Varenna, Como, Lecco.

 

* ISOLE E FIUMI
Il Lario ha una sola isola, l'isola Comacina, disabitata e boscosa ma carica di storia. Le rovine archeologiche e il ristorante frequentato negli anni '60 dai divi di Hollywood convivono a stretto contatto. Collegamenti per mezzo di motoscafi dalla riva di Ossuccio, presso il campanile di fianco al Museo dell’Antiquarium. Battelli di linea da Como.
A nord, i fiumi Mera e Adda offrono spaccati di vita fluviale, mentre a sud di Lecco l'Adda scorre nella pianura attraversando il vastissimo Parco dell'Adda (riserva naturale). A Imbersago c'è il tipico traghetto di Leonardo da Vinci.

 

* BALNEABILITA' E IMMERSIONI
La balneabilità non è ovunque consentita. Comunque, pensare che le acque lacustri siano sempre sporche è frutto di cattiva retorica. Le masse di detriti che si vedono galleggiare dopo i temporali sono costituite per lo più da legna di bosco trascinata dalla pioggia.
Le immersioni subacquee più suggestive riguardano la visita al relitto del "Plinio", un antico battello a ruote affondato nel 2010. È il Titanic lariano. Si trova nel laghetto di Mezzola (a Verceia, pochi km a nord di Colico), a 45 metri di profondità. L'immersione è difficile a causa della bassa temperatura ma per gli esperti ne vale la pena.
Scuola Centro Sub Nettuno.

 

* LIDI CON PISCINA
I lidi con piscina all'aperto si trovano a Como, Cernobbio, Cadenabbia, Menaggio, Gravedona, Bellano, Bellagio (senza piscina), Lenno (senza piscina).

 

* CHIESE, ITINERARI RELIGIOSI
Il Lario fu uno dei centri di diffusione del cristianesimo. A parte le numerose chiese di Como, un ruolo di primo piano spetta alla chiesa di S.Maria del Tiglio, a Gravedona. Sempre in alto lago, l'abbazia di Piona è una meta turistica molto frequentata, raggiungibile anche in battello e aliscafo.
Nel ramo di sud-ovest, notevole è il Sacro Monte di Ossuccio (patrimonio UNESCO), con la chiesa della Madonna del Soccorso e le cappelle della Via Crucis (si sale lungo la strada che parte davanti al celebre campanile di Ossuccio); nelle vicinanze è situata l'abbazia dell’Acquafredda (raggiungibile da Lenno), da cui parte anche il sentiero pedonale che conduce al monastero disabitato di S.Benedetto, in Val Perlana.
Sull’isola Comacina, la chiesa di S.Giovanni e le rovine archeologiche ricordano le guerre medievali lombarde.

 

* MISTERI, FANTASMI LETTERARI
Il Romanticismo fece del Lario il suo rifugio. Quasi tutte le ville ospitarono i grandi nomi della cultura europea e ancora oggi se ne respira il ricordo (o, per meglio dire, lo "spirito"). I fantasmi letterari popolano soprattutto la villa Pliniana, tipica dimora di spettri e teatro di storie d'amore e di morte. Misteri notturni anche a Blevio e a Moltrasio, ricordando la passione segreta intercorsa tra Vincenzo Bellini e Giuditta Pasta (lo spettro di Giuditta Pasta sarebbe apparso a Villa Da Riva).
Leggende medievali legate alla stregoneria caratterizzano la scogliera dei Grosgalli, tra Bellagio e Lezzeno (Villino Folletto, Villa Lucertola, Ponte del Diavolo).
Non bisogna dimenticare i castelli: a Varenna il Castello di Vezio (con annesso fantasma della regina Teodolinda) e a Como il Castel Baradello, sulle cui pareti fu lasciato morire in una gabbia Napo Torriani. Infine, Villa De Vecchi, situata nei boschi di Cortenova in Valsassina (Lecco): è stata giudicata dal sito americano BuzzFeed come una delle sette case al mondo più infestate dai fantasmi.

 

* ESCURSIONI IN MONTAGNA
Non è possibile immaginare il Lario senza le sue montagne. Le escursioni si possono praticare ovunque a patto di dimenticare alberghi e trenini (le cime sono solitarie, si sale in auto e si prosegue a piedi o in mountain bike). In estate il clima è caldo anche in quota ma si consiglia di scegliere le giornate più limpide per godere gli splendidi panorami.
Livello facile
- Alla chiesa di S.Martino: passeggiata con vista su Bellagio, molto frequentata da famiglie con bambini (altitudine 475 metri, si sale in auto dalla riva di Cadenabbia direzione Griante, posteggio in piazza S.Rocco).
- Alle baite di Brunate: lunga e comoda passeggiata con pranzo in baita. Si sale da Como in funicolare, si prosegue verso il Faro Voltiano (visitabile la domenica, orari autobus Brunate-Faro Voltiano) e i monti Boletto e Bollettone (1236 e 1317 metri). Lungo il percorso si incrociano le baite Carla, Bondella, Bollettone e Mara.
- Sui monti di Lenno: si sale sulla funivia che da Argegno conduce a Pigra. Da Pigra si prosegue a piedi verso le baite Alpe di Colonno, Boffalora e Venini (monte Galbiga, 1698 metri). Questo itinerario è percorribile anche in auto salendo da Argegno attraverso la Valle d’Intelvi, direzione Pigra.
Livello impegnativo
- Sul monte S.Primo, sopra Bellagio (1682 metri, pranzo al sacco). Partenza dal posteggio dell’osservatorio astronomico della Colma del Piano, sulla strada che da Nesso conduce a Zelbio, Sormano, Pian del Tivano). Offre la vista geometrica dei tre rami del lago.
- Al Rifugio Menaggio (1400 metri). Partenza da Menaggio direzione Plesio, posteggio a Breglia.
- Sul monte Berlinghera (1930 metri, pranzo al sacco). Partenza da Gera Lario direzione Bugiallo-S.Bartolomeo, con panorama sul fondo lago e sulla valle di Chiavenna.
- Sul monte Legnoncino (1711 metri, pranzo al sacco). Partenza da Dervio direzione Tremenico con posteggio al Rifugio Roccoli Lorla.
- Le montagne di Lecco sono suggestive per la loro morfologia di tipo dolomitico (monte Resegone, monte Barro, monte Moregallo, Gruppo delle Grigne).
- Sentiero Tracciolino, all'estremo nord del territorio lariano, oltre il Lario: suggestivo tracciato scavato nella roccia, seguendo una linea ferroviaria in disuso e attraversando grotte e gallerie a picco su precipizi. Si parte da Verceia sul lago di Mezzola, imboccando via Serto. Al ristorante Garni al Sert occorre acquistare un pass che permette l'accesso coi mezzi a motore per salire in quota fino all'inizio del sentiero.
Livello molto impegnativo
- Sul monte Bregagno (2107 metri, pranzo al sacco), con partenza dal Rifugio Menaggio.
- Sul monte Crocione (1641 metri, pranzo al sacco), con partenza dal paesino di Intignano, sopra Tremezzo.
- Sul monte Legnone, la vetta "sacra" del lago (2609 metri, pranzo al sacco), con partenza da Dervio direzione Tremenico, posteggio al Rifugio Roccoli Lorla.

 

* ALPINISMO SU ROCCIA
Nei dintorni di Lecco è possibile praticare alpinismo professionale su roccia. Il Gruppo delle Grigne è un punto di riferimento per i rocciatori di tutta la Lombardia (i cosiddetti "Ragni" di Lecco), con montagne irte di guglie e pinnacoli a 2400 metri di quota. Qui arrivò anche Walter Bonatti. Ugualmente suggestive sono le severe montagne della Valtellina, le "sentinelle" del fondo lago, tra cui il Sasso Manduino. Per i vari itinerari e il grado di difficoltà si rimanda a guide più dettagliate (Rifugi di Lombardia, Lecco, ecc.).

 

* LA GREENWAY
E’ un percorso pedonale di circa 10 km da Colonno a Tremezzo, che si snoda tra salite e discese attraverso i paesi. Si parte imboccando in auto la salita situata poco prima di Colonno e si posteggia dopo il primo curvone (ampia possibilità di parcheggio gratuito).

 

* BICICLETTA
- Purtroppo, in tutto il lago non esiste una pista ciclabile di lungo percorso. Alcuni tratti di pista sono presenti lungo la riva di nord-ovest, tra Menaggio e Sorico, con numerose deviazioni lungo la statale Regina non protetta.
- All'estremo nord, l'oasi del Pian di Spagna offre percorsi su sentieri sterrati e fluviali immersi nel verde, con noleggio biciclette in tutti i campeggi. Vedi: Eco-noleggio Como Lake (Colico), pista ciclabile Alto Lario Occidentale (Domaso-Sorico), Associazione Pedaleggiando (Pian di Spagna).
- Una vera e propria pista ciclabile, lunga 75 km e in totale sicurezza, si estende a sud del lago, lungo il fiume Adda; collega Lecco a Milano attraversando il verdeggiante Parco dell'Adda e il naviglio Martesana (noleggio bici ad Imbersago).
- Da Como a Laglio si possono percorrere 10 km su strada non protetta ma senza particolari problemi; si tratta della vecchia statale Regina, poco trafficata dopo l’apertura della nuova Regina. Il percorso inizia dalla passeggiata di Villa Olmo; a Laglio si passa accanto alla villa di George Clooney.
- Noleggio bici: in quasi tutti gli alberghi, ostelli e campeggi. Inoltre a: Como, stazioni comunali di Bike Sharing (vedi oltre) - Como, Garage Jasca, Piazza Volta 42 - Como, Autosilo Comunale di via Auguadri - Como, Rullo Bike, Via Grandi 17 (chiuso nei festivi) - Como, Run and Bike, Via Borgovico 161 (chiuso nei festivi) - Argegno, Guti Bike Rent - Lecco, Crossing bike, Corso Bergamo 69 (chiuso nei festivi) - Colico (alto lago), Eco-noleggio Como Lake - Sorico (alto lago, Pian di Spagna), Associazione Pedaleggiando, Via V.Emanuele 41 - Lenno (centro lago), Bicisport2000, Via Rima 4 (chiuso nei festivi) - Imbersago (fiume Adda), presso il traghetto leonardesco.
- Noleggio bici elettriche: Como, Garage Jasca, Piazza Volta 42 - Bellagio, Hotel Il Perlo.
- Museo del ciclismo: alla Madonna del Ghisallo, situata a Civenna, sui monti di Bellagio, si trova il museo del ciclismo, con le biciclette originali dei campioni.

 

* NAVIGAZIONE DI LINEA E TRASPORTI CARATTERISTICI
- Crociere di un giorno: il servizio di navigazione di linea è attivo da due secoli ed è inserito nella storia del territorio; oggi è gestito dallo Stato con una flotta composta da motonavi, aliscafi e traghetti con trasporto auto (car-ferry). Le corse più lunghe fanno capo a Como, con partenza al mattino e rientro alla sera (possibilità di sosta nelle località prescelte).
Sconti e agevolazioni: esiste un biglietto cumulativo che nell'arco di 24 ore permette di viaggiare su qualsiasi battello. In primavera-estate è in servizio un biglietto unico che comprende l'uso dei battelli e la visita di uno dei parchi delle ville. Informazioni presso: Navigazione Laghi.
Il servizio di prenotazione online sarà attivo dal 2019.
- Mini-crociere in motoscafo: in partenza da Como, giri turistici di un'ora, tutti i giorni anche in inverno (Taséll).
- Tour manzoniano: in partenza da Lecco, nei weekend estivi, giri turistici in motoscafo alla scoperta dei luoghi descritti da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi (Tour manzoniano).
- Trasporti caratteristici: piroscafo a ruote Concordia, unica nave a vapore di linea sopravvissuta in Italia, attiva ogni domenica da Pasqua a ottobre (informarsi per gli orari), piroscafo a ruote Patria (disponibile soprattutto per noleggi ed eventi speciali, attualmente fermo per restauri), funicolare Como-Brunate, funivia Argegno-Pigra, idrovolanti dell' Aero Club Como (prima scuola al mondo di volo idro).
- Disco-bar galleggiante: Pub Bisbino, a bordo del vecchio battello Bisbino ormeggiato a Tremezzo (Pub Bisbino).
- Museo della Barca Lariana (Pianello, Via Regina 139): Museo della Barca Lariana.
- Museo degli strumenti nautici (Bellagio, frazione S.Giovanni, Piazza Don Miotti): Museo degli strumenti nautici.

 

* CUCINA: PIATTI TIPICI
Non manca un piatto tipico famoso: il Musultin. Si tratta di un menù a base di pesce, il missoltino, ossia l'agone pescato in primavera e lasciato essicare al sole; viene conservato per alcuni mesi tra foglie di alloro in un recipiente detto "missolta", per poi essere cotto alla brace e degustato con polenta e vino rosso.
Un altro piatto tipico è la miascia, un dolce preparato con pane raffermo, latte, uova, zucchero, burro, mele, pinoli, uvette, amaretti, cioccolato fondente e scorza di limone.
La Resta è un dolce tipico di Como città, solitamente pasquale, che al suo interno conserva un ramoscello di ulivo.
Il Toc è la polenta delle montagne di Bellagio, unta con burro e formaggio, di difficile preparazione e difficile digestione!
Da non dimenticare i pizzoccheri, famoso piatto valtellinese del profondo nord italiano (provincia di Sondrio).

 

* FESTE ED EVENTI PRINCIPALI
- Pasqua. Como: mercato delle bancarelle durante la Settimana Santa. Centinaia di espositori provenienti da tutta Italia affollano Viale Varese.
- Giugno. Isola Comacina: Sagra di S.Giovanni, durante il weekend più vicino al giorno di S.Giovanni. Grandioso spettacolo di fuochi d'artificio al sabato sera, con sfilata di battelli in partenza da Como. Festa sull'isola la domenica. Si tratta della più importante e simbolica manifestazione lariana.
- Estate. Festival di Bellagio e del Lago di Como. Concerti itineranti di musica classica.
- Estate. Villa Carlotta (Tremezzo): Stagione concertistica di Villa Carlotta. Concerti di musica classica per piccola orchestra e pianoforte, nelle sale della villa.
- 4 luglio. Villa d'Este (Cernobbio): breve spettacolo di fuochi d'artificio per i turisti statunitensi. Si replica il 14 luglio per ricordare la presa della Bastiglia.
- 15 agosto. Varenna e Gravedona: fuochi artificiali di Ferragosto.
- 31 agosto. Como: festa del Patrono presso la chiesa di S.Abbondio, con sagra gastronomica durante il weekend.
- Agosto/settembre. Como: Parolario. Festival letterario che ospita scrittori e giornalisti di fama nazionale.
- Agosto/settembre. Como: Torneo Challenger di tennis. E' il torneo professionistico di Como, facente parte dell'ATP Challenger Tour.
- Agosto/settembre. Como: Palio del Baradello. Giochi, concerti e cortei in costume medievale. Il palio ricorda Federico Barbarossa e le guerre medievali lombarde.
- Settembre. Villa d'Este (Cernobbio): Forum Ambrosetti, con la partecipazione dei più alti esponenti della finanza mondiale. In contemporanea, nella vicina Monza si svolge il Gran Premio d'Italia di Formula 1, che nel comasco produce un indotto di circa 3 milioni di euro.
- Settembre. Como: Gran Premio d'Italia di motonautica inshore, valido per il campionato del mondo.
- Settembre. Como e provincia: Giro di Lombardia. Famosa gara di ciclismo con partenza a Bergamo e arrivo a Como o viceversa.
- In autunno incomincia la stagione del Teatro Sociale: opera, concerti e spettacoli di ogni genere.
- Ottobre. Villa Erba (Cernobbio): Orticolario. Grande rassegna dedicata ai fiori e al giardinaggio.
- Ottobre. Como e provincia: gara di Rally valida per il Campionato italiano WRC.
- Ottobre. Palanzo (Faggeto): Sagra del Torchio. Viene azionato l'antico torchio del 1575, monumento nazionale. Prodotti tipici e mercatini.
- Dicembre. Como: Magic light festival. Per circa un mese, illuminazione speciale di tutti i monumenti e veglione di fine anno sul lungolago. L'evento è associato alla rassegna natalizia Como Città dei Balocchi, con pista di pattinaggio e giochi per bambini fino al 6 gennaio.
- Dicembre. Milano: la bellissima Fiera dell'Artigianato, a Rho Fiera.
- 31 dicembre: crociera di Capodanno in battello, con cena e ballo a bordo. Partenza da Como.

 

* LINGUA DIALETTALE
Il comasco, simile al milanese ma con numerose varianti note agli intenditori. Sul lago si usa una forma più stretta, simile al dialetto del Canton Ticino svizzero: il cosiddetto laghee, portato recentemente alla ribalta dal cantautore Davide van de Sfroos.

 


 

 

 

* QUANDO ANDARE

L’estate è la stagione principale. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per i fiori e i colori dei giardini. Da novembre a marzo le montagne sono innevate e adatte agli sport invernali, ma i parchi delle ville, i campeggi e la maggior parte degli alberghi sono chiusi. Bisogna dire che, nonostante la crescita degli ulivi in alcune località, l'inverno non è mite come solitamente viene descritto. In inverno, inoltre, le linee di navigazione sono limitate.
Previsioni meteo: MeteoComo.

 

* COME ARRIVARE

- In treno: Como è servita da due linee ferroviarie, oggi unificate e gestite dalla società Trenord: le Ferrovie dello Stato e le Ferrovie Nord Milano. I collegamenti con Milano sono frequentissimi, un treno ogni mezz'ora. La stazione più comoda è quella di Como Lago, vicina al lago e al Duomo, che in un'ora conduce al capolinea di Piazzale Cadorna, nel centro di Milano (leggi qui l'orario cartaceo). La stazione di Como S.Giovanni offre corse più rapide fino a tarda sera ma è più decentrata: conduce alla stazione di Milano Centrale o di Porta Garibaldi. Durante il tragitto, il treno attraversa l'estremità settentrionale della Pianura Padana - la Brianza - funzionando come una metropolitana di superficie che ferma in tutte le stazioni. Tra i quartieri periferici della "città infinita" (siamo in una delle aree più popolate d'Europa) c'è ancora spazio per i campi coltivati (tra Lomazzo e Saronno) e per il bosco del Parco del Lura.
Il treno corre anche lungo tutta la sponda orientale del lago, da Lecco a Colico (linea Milano-Lecco-Colico-Sondrio).
Orario online di tutte le stazioni.
- In auto: l’autostrada A9 Milano-Como è percorribile in mezz’ora. Lecco è collegata a Milano dalla strada statale 36.
- In aereo: i vicini aeroporti milanesi di Malpensa e di Linate.

 

* COME MUOVERSI

Non è consigliato percorrere le strette strade lacustri con camper, roulotte e pullman granturismo. Si usa il battello, l'auto e la moto (la bicicletta sulle lunghe distanze è consigliata solo per gli appassionati). Sono da mettere in conto code e rallentamenti.

 

* METE PRINCIPALI

Le mete indispensabili per un primo approccio col Lario sono cinque: Como, Bellagio-Villa Melzi, Tremezzo-Villa Carlotta, Lenno-Villa Balbianello, Varenna-Villa Monastero, Menaggio.

 

* ITINERARI ALTERNATIVI
Sono gli itinerari ubicati nei luoghi meno famosi. Ce ne sono a decine: la Strada Regia, il Sentiero del viandante, la passeggiata alta da Urio a Laglio, il giro delle tre chiese di Pognana, ecc. Sono belli proprio perché nascosti e bisogna saperli trovare!

 

 

 

 

 

* COMO

E’ una città di 85.000 abitanti che conta tremila anni di storia. E' capoluogo di provincia, sede universitaria e centro industriale. La seta tessuta a Como è una delle più prestigiose. Confina direttamente con la Svizzera e dista 40 km da Milano.
Le potenzialità della città sono immense ma il carattere degli abitanti fatica a coniugare l'accoglienza turistica con la tradizione industriale lombarda. La storia ha voluto che il turismo si concentrasse nei paesi del lago, non nel capoluogo. Di conseguenza, l'organizzazione, l'arredo urbano e la mentalità necessitano ancora di alcuni progressi.
L'ufficio informazioni turistiche si trova vicino al Duomo, in Via Albertolli (tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00). L'altro info point si trova alla stazione ferroviaria S.Giovanni.

Principali attrattive del centro

La città diede i natali a Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane (illustri personalità dell'antica Roma), Alessandro Volta (inventore della pila, primo generatore di energia elettrica), Cosima Liszt Wagner (figlia di Franz Liszt e moglie di Richard Wagner) e Antonio S.Elia (massimo esponente dell'architettura Futurista). Como è una delle capitali dell'architettura Razionalista e il suo Duomo è tra le maggiori cattedrali del nord Italia. Di grande interesse sono anche la medievale Piazza S.Fedele, Porta Torre, le antiche mura di difesa, Piazza Verdi coi tre monumenti adiacenti (Palazzo Terragni, il Teatro Sociale e l’abside del Duomo). Fuori dalle mura si trova la Chiesa di S.Abbondio (video), una delle più belle basiliche italiane in stile Romanico.
Il Duomo è vicino a Piazza Cavour, la piazza che divide letteralmente la sponda occidentale da quella orientale del lago. La riva di levante gode il tramonto del Sole e conduce alla passeggiata di Villa Geno coi ristoranti all'aperto, la funicolare e le Ferrovie Nord Milano, mentre la riva di ponente conduce ai giardini pubblici, alla diga del porto, al nuovo monumento dell'architetto americano Daniel Libeskind e ad altri monumenti di notevole rilevanza: il Tempio Voltiano (il museo che custodisce i cimeli di Alessandro Volta), il Monumento ai Caduti (capolavoro mondiale del Futurismo) e Villa Olmo. La passeggiata di Villa Olmo col relativo parco è il punto più romantico della città, specie di sera.

Come muoversi

Il centro si gira tutto a piedi. L'eccessivo traffico e la carenza di posteggi sconsigliano l'uso dell'auto.
Bike Sharing: le stazioni comunali delle biciclette a noleggio sono una decina ma occorre munirsi di abbonamento (ci si può abbonare online o direttamente in albergo). Nelle mattine soleggiate è bello percorrere in bici la riva che raggiunge Villa Olmo e Tavernola.
- Autosili in centro: Centro lago (Via Recchi angolo via S.Elia, aperto 24 ore, 515 posti) - Valduce (Viale Lecco, aperto 24 ore, 515 posti) - Comunale (Via Auguadri, chiuso di notte, 800 posti e noleggio bici) - Università (Via Castelnuovo vicino all'università, aperto 24 ore, 450 posti).
- Autosilo a basso costo, fuori dal centro con collegamento bus ogni 5 minuti : Valmulini (Via Napoleona con deviazione in Via Mulini, chiuso di notte, 630 posti, 2.50 euro tutto il giorno).
Autobus: la stazione dei bus si trova in Piazza Matteotti, davanti alla stazione ferroviaria Como Lago. E' attivo il sistema di biglietto elettronico. I biglietti cartacei sono acquistabili in Piazza Matteotti e in alcuni bar; si possono fare anche a bordo.
- Posteggi camper attrezzati: sono due, costano 50 centesimi all'ora e sono dotati di pozzetto per lo smaltimento delle acque/allacciamento elettrico. Uno si trova in centro città, in via Aldo Moro. L'altro si trova in via Brennero, a Tavernola, all'uscita dell'autostrada. Non sono in riva al lago.

Itinerari

- Centro storico e shopping. Comprende Piazza Cavour, Piazza Duomo, Piazza Verdi, Piazza Volta, Piazza S.Fedele, le mura medievali e le vie dei negozi (Via Vittorio Emanuele, Via Luini, Via Cesare Cantù, Via Plinio, Via Milano e le antiche Via Vitani e Via 5 Giornate). In Piazza Duomo, l'ultimo piano del maxi-store Coin ha una terrazza panoramica estiva con vista sulla Cattedrale. I negozi sono aperti tutti i giorni tranne la domenica.
- Giro in motoscafo nel primo bacino, costeggiando le ville di Cernobbio e di Blevio, con partenze da Piazza Cavour. Durata: un’ora.
- Crociere di linea in battello (partenze da Piazza Cavour).
- La funicolare che sale al paese di Brunate (715 metri). Da Brunate è possibile proseguire a piedi o in autobus fino al Faro Voltiano (aperto tutto l'anno nei weekend), da cui nelle giornate limpide si gode una vista che spazia dai grattacieli di Milano al Monte Bianco (orari autobus Brunate-Faro Voltiano). Attenzione: il punto panoramico a picco sulla città non è segnalato. Per vederlo, appena scesi dalla carrozza della funicolare dovete tornare indietro (scendendo le scale, non salendo), passate davanti al ristorante, attraversate la strada principale, continuate a sinistra e scendete per la prima stradina a destra).
- Idrovolanti dell'Aero Club (non si effettuano giri turistici ma volendo si può chiedere di fare un giro "di prova").
- Musei:
- Il Tempio Voltiano dedicato ad Alessandro Volta e vistato da Albert Einstein, in Viale Marconi 1.
- Il Museo Storico e il Museo Archeologico Giovio, in Piazza Medaglie d'Oro 1.
- La Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, in Via Diaz 84.
- Il Museo della Seta, in Via Castelnuovo 9.
- Villa Olmo è sede di grandi mostre estive.
Per maggiori informazioni: Musei Civici di Como
- Passeggiate in collina:
- Il Castel Baradello, sulla cima di un colle alto 430 metri con partenza da Piazza San Rocco o Piazza Camerlata. Visita alla torre del castello nei weekend da aprile a settembre.
- Il Monte Croce, una collina alta 500 metri da cui si gode uno dei più spettacolari paesaggi urbani d'Europa. Partenza dalla chiesa di S.Abbondio direzione Croce di S.Eutichio.
Per maggiori informazioni: itinerari nella Spina Verde.
- La villetta di George Clooney è situata a Laglio, a circa 10 km da Como (strada vecchia Regina.)

Clima e abitudini

Il clima è di tipo continentale temperato, umido, con estati calde e inverni freddi. La neve è una sporadica ma costante manifestazione annua.
In estate la gente si riversa verso il lago mentre in inverno si ritira nel centro storico (specie durante lo spettacolo del Magic light festival di dicembre). Nel pomeriggio la città è sempre affollata per lo shopping, specie il sabato.
I locali notturni sono pochi e le serate in centro sono tranquille.

Info turistiche del Comune: Comune di Como.

 

 

 

 

 

* CONSIGLI PER UNA VISITA

Tour di 12 ore, treno + battello. In una sola giornata è possibile visitare velocemente le due location principali del lago: Como e Bellagio. Dopo la mattinata trascorsa in città, tutti i giorni a mezzogiorno parte un battello di linea (da Pasqua a ottobre) che in un’ora e mezza di splendida navigazione approda a Bellagio. Visita di Bellagio e di Villa Melzi. Il ritorno è assicurato dalla corsa rapida di un aliscafo o catamarano. (Eventuale piroscafo a vapore la domenica, informarsi presso la Navigazione Laghi).
Se desiderate restare a Como senza comunque rinunciare alle escursioni, in mattinata potete salire in funicolare al paesino di Brunate, con successiva tappa al panoramico Faro Voltiano, raggiungibile in autobus o a piedi in circa mezz’ora di cammino. Tornati in città, nel pomeriggio è d’obbligo effettuare un giro di un’ora in motoscafo, nel primo tratto di lago, costeggiando alcune ville tra cui Villa d’Este (partenze regolari da piazza Cavour). In alternativa, si può visitare il paese di Cernobbio imbarcandosi sui frequenti battelli di linea (solo 15 minuti di navigazione).

Tour di due o più giorni. L’itinerario è ovviamente condizionato dal luogo di pernottamento. Tenete presente che le mete da visitare più gettonate sono: Como, Bellagio, Villa Melzi (Bellagio), Villa Carlotta (Tremezzo), Varenna, Villa Monastero (Varenna), Villa Balbianello (Lenno), Menaggio. Queste località sono tutte comodamente raggiungibili in battello, senza uso di mezzi propri.

Variante più comoda: esiste un modo molto comodo per raggiungere direttamente il centro-lago: prendere il treno da Milano, sulla linea Milano-Lecco-Sondrio (partenza dalla Stazione Centrale o dalla stazione di Porta Garibaldi) e scendere alla fermata di Varenna. In questo modo si è già arrivati nelle località più turistiche. Da Varenna, si prende poi il battello per raggiungere Bellagio, Menaggio o Tremezzo in soli 15 minuti di navigazione. Questo viaggio esclude Como, che però può essere raggiunta in battello in circa due ore, o in aliscafo in meno di un'ora (il battello è il mezzo più suggestivo per arrivare in città).

Tour in automobile o moto. Coi mezzi propri si possono raggiungere anche tutti gli altri luoghi. Nota negativa: i posteggi sono pochi, a volte inesistenti, e il pericolo di trovarsi imbottigliati in qualche coda è frequente. La moto è senza dubbio il mezzo ideale.
Potete aggiungere al vostro itinerario i borghi del ramo di sud-ovest. Sponda ovest: l’isola Comacina (con imbarco dal paese di Sala), il vicino campanile di Ossuccio con relativo museo dell’Antiquarium, le vecchie case di Argegno e di Brienno (ad Argegno c’è la funivia panoramica per Pigra), la villa di George Clooney a Laglio, l’elegante cittadina di Cernobbio accanto a Villa d’Este.
Sponda est: l’orrido di Nesso col ponte medievale, le antiche borgate di Careno, Pognana e Torno.
Se alla vostra visita volete aggiungere anche la regione settentrionale del lago, dovete avere a disposizione più tempo. Il turismo in alto lago è concepito come una vacanza sportiva in campeggio, in estate, da godere a contatto con la natura. Comunque, le tappe da visitare sono: Rezzonico (tipico borgo dal sapore marinaresco), Pianello e Dongo con le loro spiagge di ghiaia, la chiesa di S.Maria del Tiglio a Gravedona (fra le massime chiese romaniche della Lombardia). La sponda orientale custodisce l’abbazia di Piona (visitabile), il borgo medievale di Corenno Plinio, il lungolago di Dervio che attraversa il campeggio (ideale per un pic nic sul prato) e l’orrido di Bellano. Gli amanti del verde trovano il loro paradiso all’estremo nord, noleggiando una bicicletta nell’oasi naturale del Pian di Spagna (l'oasi più interessante della Lombardia), costeggiando il laghetto di Dascio e i fiumi Mera e Adda.
- Il servizio di car-ferry è attivo tra Menaggio, Bellagio, Varenna e Cadenabbia.
- La zona di Lecco è turisticamente meno frequentata e ha come attrattiva le spiagge attrezzate di Onno, la città di Lecco, le montagne di aspetto dolomitico e il fiume Adda a sud.
- Il panorama del lago visto dalle montagne è assolutamente da non perdere e, per vederlo senza cimentarsi in lunghe camminate, esistono alcuni itinerari: il già citato Faro Voltiano, la funivia Argegno-Pigra, la strada che da Bellagio sale a Civenna, la strada che da Menaggio sale a Plesio, la strada che da Varenna sale a Vezio (con visita al panoramico castello di Vezio).

- Il giro del lago: 170 km in auto o moto: per le distanze e la quantità di attrattive, il più bel lago del mondo non può essere visitato tutto in una volta. Comunque, se siete in moto e vi piace viaggiare “on the road”, questa è la vostra gita, a patto di fermarvi almeno una notte per avere il tempo di visitare qualcosa!
Itinerario: Como-Colico-Lecco-Bellagio-Como. Si consiglia di prendere le vecchie strade costiere, non le gallerie o le strade di scorrimento veloce.
Le tappe potenziali sono: Como, Cernobbio, la villetta di Clooney a Laglio, Brienno, il campanile di Ossuccio di fronte all’Isola Comacina, Lenno-Villa Balbianello, Tremezzo-Villa Carlotta, Menaggio, Rezzonico, le spiagge di Pianello e di Dongo, i fiumi Mera e Adda, Colico, Corenno Plinio, Dervio, l’orrido di Bellano, Varenna-Villa Monastero, la sede della Moto Guzzi a Mandello, Lecco, le spiagge di Onno, Bellagio-Villa Melzi, l’orrido di Nesso, Careno, Torno.
- Deviazione panoramica in montagna: Bellagio direzione Civenna-Canzo. Alla Madonna del Ghisallo si trova il museo del ciclismo.

 

 

 

 

 


* PASSEGGIANDO PER MILANO

Una guida del Lario non sarebbe completa senza un itinerario di visita nella metropoli. Le due realtà si attraggono a vicenda: da una parte l'incanto della natura, dall'altra il ritmo pulsante della vita, antidoto a certo provincialismo e punto di riferimento per tutti.
Milano nasconde al suo interno un potere che si esercita su gran parte d'Italia, ma l'aspetto esteriore è quello di un vivace passeggio per la gioia di vedere, di comperare o di incontrarsi (citazione dalla "Guida d'Italia" del Touring Club). Camminando per le strade, il visitatore resta colpito dall'assenza di un centro storico definito, sostituito da un'architettura variegatissima, aperta a qualsiasi cambiamento. Non si deve visitare Milano con l'idea di ammirare esclusivamente il "vecchio", ma con l'idea di ammirare anche il "nuovo", o comunque la mescolanza tra i due generi. In effetti, la metropoli lombarda è estranea all'immagine antica e pittoresca che circonda le altre città italiane. Come diremo nella pagina delle fotografie, il patrimonio storico è nascosto dietro "l'ansia del presente", al centro di uno dei cuori produttivi d'Europa, sottraendo quel sapore folk e un po' ingenuo che sempre suscita simpatia. Milano paga dunque il prezzo dell'impopolarità, in Italia più che all'estero, diventando ingiustamente lo stereotipo del "brutto": cattiva, moderna, lontana dal mare, afosa d'estate e gelida d'inverno. Eppure, occorre ricordare che gli stranieri non la pensano affatto così, che è l'unica città del Bel Paese a stare in linea con l'Europa e con le novità che arrivano dall'estero, che ha un ruolo nel mondo anche senza il bisogno di appoggiarsi al passato, che accanto ai grattacieli si nascondono tesori d'arte di valenza universale, che nelle vicinanze ci sono le meraviglie dei laghi. L'unica nota davvero negativa è la costante perdita della tradizione milanese, causa un processo di "mondializzazione" che sembra inarrestabile. La scomparsa degli artigiani milanesi nella fiera degli Oh Bej Oh Bej, o la piantumazione di palme e banani davanti alla cattedrale gotica per volere di una multinazionale americana sono soltanto due esempi.
Il mezzo consigliato per il viaggio è senza dubbio il treno (in auto è facile perdersi nel labirinto delle strade e dei sensi unici). Come già detto, la stazione più comoda è quella di Como Lago, che in un'ora conduce al capolinea di Piazzale Cadorna. Piazzale Cadorna è comunque un ottimo punto di partenza per cominciare la visita della città, a prescindere da dove si trovi il vostro albergo o il vostro punto base.
Orario cartaceo.
Orario online di tutte le stazioni.
Milano non può essere visitata in un solo giorno, pertanto un itinerario di massima è pensabile soltanto per via ipotetica. Proponiamo un itinerario principale (A), segnalando tre eventuali deviazioni in colore blu. L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, S.Ambrogio e i Navigli sono trattati nell'itinerario B. Il tour dei grattacieli riguarda l'intinerario C.
- Attrezzatura: una carta stradale, comode scarpe da ginnastica e tanta voglia di camminare!
- Periodo: tutto l'anno tranne agosto, quando i negozi sono chiusi, a meno che si desideri osservare una Milano insolitamente tranquilla. L'autunno è la stagione migliore per lo shopping, specie sotto Natale, ma anche gennaio è consigliabile per i saldi. Evitare i periodi più afosi dell'estate. La primavera ingentilisce la giungla di cemento, ma si scoprirà che Milano è più ricca di verde di quanto s'immagini. La festa cittadina si tiene il 7 dicembre, S.Ambrogio, con l'inaugurazione della Stagione d'Opera della Scala e la fiera degli Oh Bej Oh Bej.
- Sconti e convenzioni: esistono biglietti cumulativi per la visita a tutti i Musei Civici, della durata di tre giorni (Biglietto 3 giorni) o di un anno (MuseoCard), acquistabili anche online senza obbligo di stampa. Informarsi presso: Portale del turismo.
- Trasporti urbani: si dividono in metropolitana, tram e autobus. Il biglietto è unificato e si acquista presso bar, edicole di giornali e distributori automatici. Dura 75 minuti. È possibile acquistare biglietti turistici della durata di 24 o 48 ore. Sono comprese le tratte ferroviarie urbane gestite da Trenord (ferrovie suburbane). Informarsi presso: ATM, Azienda Trasporti Milanesi.
- Giri turistici sui bus panoramici: informazioni presso City Sightseeing Milano.
- Altre info: Portale del turismo, Milano by night, NEIADE visite guidate.
- Previsioni meteo: Meteo Milano.

 


ITINERARIO PRINCIPALE (A): CADORNA - DUOMO - SCALA - CORSO BUENOS AIRES.
E' il classico percorso dello shopping e di alcuni importanti monumenti. Attraversa il centro da ovest a nord-est.
Dalla stazione di Piazza Cadorna ci portiamo verso il Castello Sforzesco, visibile sulla sinistra, al cui centro si apre la piazza d'armi fortificata. Il Castello custodisce al suo interno una decina di mostre permanenti, come il Museo degli Strumenti Musicali, il Museo delle Armi e la Raccolta di Arte Antica (tra cui la Pietà Rondanini di Michelangelo). A nord si estende il Parco Sempione, dove si trovano l'Acquario e la Torre Branca, alta 108 metri, con vista mozzafiato sulla città. Il vasto parco è delimitato dall'Arco della Pace di Napoleone. A sud, il Castello si affaccia su Largo Cairoli, in cui si innesta l'elegante e pedonale Via Dante. Dietro le facciate splendidamente decorate di Piazza Cordusio si nascondono istituti di credito e assicurazioni, a poca distanza dalla sede della Borsa. A Milano è difficile distinguere il turista in senso stretto da chi viaggia per lavoro.

- DEVIAZIONE 1: Il quartiere degli Affari e l'Ambrosiana.
La Borsa Valori si trova in Piazza degli Affari, raggiungibile sulla destra di Via Dante imboccando Via Casati-Via Negri; è ubicata a Palazzo Mezzanotte, davanti al quale sorge la curiosa scultura di Maurizio Cattelan, un enorme pugno col dito medio alzato: gesto diretto al popolo o al "capitale"? Sotto Piazza Affari ci muoviamo nel cuore finanziario italiano, tra gli imponenti edifici barocchi di Piazza Edison e - visibile in fondo a Via S.Maria Segreta - Casa Broggi.
Prendendo Via Armorari si arriva in Via Cesare Cantù, dove sulla destra sorge il Museo dell'Ambrosiana, che espone alcuni capolavori di Leonardo, Caravaggio, Tiziano e Raffaello. La Biblioteca Ambrosiana si affaccia sul retro, in Piazza S.Sepolcro, e custodisce 45.000 libri tra cui il Codice Atlantico di Leonardo e il Virgilio appartenuto a Petrarca.

Via Dante confluisce in Via Mercanti e nell'adiacente Piazza Mercanti, unico spazio medievale di Milano e antico centro del commercio, dove segnaliamo il Palazzo della Ragione (il cui piano superiore è formato da un unico salone ampio 1000 m2), la Loggia degli Osii e il Palazzo delle Scuole Palatine. Giungiamo quindi in Piazza Duomo. Non possiamo rinunciare alla visita alle terrazze, sul tetto della Cattedrale, da cui nelle giornate limpide si gode la vista delle Alpi incorniciate dalle guglie gotiche e dai grattacieli. Sul lato meridionale della piazza si trovano i musei di Palazzo Reale, mentre l'Arengario è sede del Museo del Novecento. Sotto il portico dell’Arengario è ubicato il Mondadori Megastore, ricchissimo emporio di libri, dischi, cartoleria e accessori. Nell'adiacente Piazza Diaz, il 15° piano del grattacielo Martini vanta la terrazza panoramica più esclusiva di Milano (aperta solo in occasione di eventi), mentre l'incrocio con Via Torino segna uno dei punti più animati della città. Da qui, volendo, un itinerario aggiuntivo estremamente interessante potrebbe percorrere i negozi di Via Torino, che vi condurrebbero alle storiche Colonne di S.Lorenzo e ai tipici negozietti di Corso di Porta Ticinese, fino alla Darsena e ai Navigli. Resistete alla tentazione e restate in Piazza Duomo. Sul lato nord del Duomo si apre l'imboccatura della Galleria Vittorio Emanuele, splendido salotto cittadino. Nel 2015 è stato creato un percorso sopraelevato sul tetto di questa costruzione, intorno alla cupola in vetro e ferro battuto risalente all’800 (l’accesso agli ascensori si trova in Via Pellico 2). La Galleria sbuca davanti al Teatro alla Scala e a Palazzo Marino, sede del Comune. Il tempio universale della musica non è visitabile fuori dai concerti ma è sempre aperto l'annesso museo. A Palazzo Marino si tengono mostre d'arte itineranti.

- DEVIAZIONE 2: Brera e dintorni.
Dalla Scala, imbocchiamo Via Case Rotte e poi Via Omenoni, passando davanti alle statue cinquecentesche di Palazzo Omenoni (Via Omenoni 3) e raggiungendo Palazzo Belgioioso. Di seguito, in Via Morone si trova la Casa-Museo di Alessandro Manzoni. Allo sbocco con Via Manzoni, al civico 10 incontriamo Palazzo Anguissola, abitato dal pronipote del governatore di Como Giovanni Anguissola, costruttore della villa Pliniana, mentre al numero 12 si trova la Casa-Museo Poldi Pezzoli, ricchissima collezione d'arte privata (visitabile) che conserva opere di Michelangelo, Canaletto, Botticelli, Hayez e molti altri artisti. Tornando alla Scala, sulla sinistra, in Via Clerici sorge il palazzo di Giorgio Clerici (Giorgio Clerici costruì Villa Carlotta a Tremezzo), con la Galleria degli Arazzi affrescata da Tiepolo. A destra del teatro, invece, imboccando Via Verdi si raggiunge Via Brera, antico quartiere "bohemien" di Milano. L'angolo tra Via Verdi e Via Manzoni era occupato nell'800 dal celebre Caffé Cova (oggi trasferito in Via Montenapolone), frequentato da insigne personalità della cultura e dai patrioti risorgimentali. Salendo per Via Brera, all'angolo con Via Monte di Pietà visse saltuariamente Alessandro Volta; al n.6 trascorse i suoi ultimi anni Giacomo Puccini, mentre al n.11 dimorò Carlo Dossi, scrittore appartenente alla "Scapigliatura". Più oltre si trova l'Accademia di Brera. L'Accademia racchiude al suo interno la Pinacoteca di Brera (una delle più importanti raccolte di pittura in Italia) e il giardino dell'orto botanico. Dall'osservatorio di Brera, l'astronomo Schiapparelli scoprì per la prima volta i canali di Marte, da cui il mito dei "marziani" (Museo Astronomico e Orto botanico di Brera). Brera e Via dei Fiori Chiari sono uno dei paradisi della vita notturna, che con Piazza del Carmine e le vie limitrofe formano un residuo del frammentato centro storico milanese.
Ritorno al Duomo.

- DEVIAZIONE 3: a sud di Piazza Duomo.
Via Arcivescovado conduce al Palazzo Arcivescovile col bellissimo chiostro, nei pressi di Piazza Fontana (unica fontana rinascimentale della città). In Via Larga, l'imponente scorcio della Torre Velasca meriterebbe da solo una rassegna fotografica; questo grattacielo è unico per la sua forma a fungo e fu la prima costruzione simbolo della nuova Italia, risorta dalle ceneri della 2° guerra mondiale. Dalla Velasca si raggiunge Piazza Missori, di aspetto moderno pur essendo vicina al Duomo (molti quartieri antichi furono sventrati dai piani regolatori o distrutti dai bombardamenti del 1943). Si prosegue in Piazza S.Alessandro, dominata dalla scenografica chiesa, mentre la già citata Via Torino è un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, regno del casual e della moda giovane. Percorrendo Via Torino verso nord si sbocca nuovamente in Piazza Duomo.

Da Piazza Duomo ci portiamo nel pedonale Corso Vittorio Emanuele, splendente di negozi e di locali. Meritano una visita i maxi-store a 8 piani della Rinascente e dell'Excelsior, quest'ultimo situato nella Galleria del Corso. La Rinascente ha un ristorante panoramico con vista sulle guglie della Cattedrale, a poca distanza dalla fascinosa Terrazza Aperol, per un aperitivo in perfetto stile glamour (la troviamo di fianco alla Galleria Vittorio Emanuele, allo stesso ingresso del maxi store laFeltrinelli, nel sotterraneo, vastissimo negozio di libri e musica per tutti i gusti). Superato il colonnato di S.Carlo al Corso si raggiunge Piazza S.Babila. Palazzi di gusto razionalista dominano la piazza, che con Corso Matteotti e Corso Europa contribuisce a creare quell'effetto generalmente moderno, un po' littorio, un po' statunitense, infossando la chiesetta di S.Babila in una lotta tra antico e moderno. In alto si erge il primo "grattacielo" d'Italia, degli anni '30, ottimo esempio di architettura fascista. All'angolo con Via Durini sorge il maxi-store Brian & Barry Building, 12 piani di vetrine, anch'esso dotato di ristorante panoramico, ennesimo paradiso per gli amanti dello shopping; qui si possono trovare gioielli dal valore di...500.000 euro. Poco oltre, al civico 20 di Via Durini troviamo la casa del direttore d'orchestra Arturo Toscanini, mentre tornando in S.Babila si imbocca Via Montenapoleone, nel "quadrilatero della moda", coi negozi più esclusivi d'Italia. Al termine di Montenapoleone si guadagna Via Manzoni. Giuseppe Verdi morì qui, all'Hotel et de Milan (civico 29). All'angolo con Via Bigli si trova la casa della contessa Maffei, massimo salotto culturale italiano di metà Ottocento. Via Manzoni termina sotto gli archi di Porta Nuova, da cui, volendo, si può proseguire in Via Manin 21-23, dove sorge il palazzo di Francesco Melzi d'Eryl, costruttore di Villa Melzi a Bellagio. Di fronte, Palazzo Dugnani è sede del piccolo Museo del Cinema, mentre proseguendo in Piazza Stati Uniti d'America sorge la Ca' Brutta, emblema del movimento architettonico "Novecento". Poco distante verso nord si estende la zona dei grattacieli, che tratteremo nell'itinerario C.
Tornando in Via Manzoni si imbocca Via della Spiga, non meno esclusiva di Via Montenapoleone. Nella traversa di Via Gesù 5 è da segnalare il Palazzo-Museo Bagatti Valsecchi, mentre in Via S.Andrea 6 gli appassionati di moda e costumi antichi possono visitare il Museo Costume Moda e Immagine di Palazzo Morandi.
Raggiungiamo finalmente Corso Venezia. Voluto da Napoleone come spazio dedicato alle parate militari e al "passeggio pomeridiano" in carrozza, Corso Venezia è caratterizzato da severi palazzi stile Liberty, tra cui il Serbelloni al n.16 (gli stessi Serbelloni che costruirono la villa di Bellagio), il Rocca Saporiti al n.40, il Castiglioni al n.47 e il Bovara al n.51 (residenza di Stendhal). Prima, al n.10 sorge la piccola Casa Fontana Silvestri, unica dimora rinascimentale milanese. A metà del corso troviamo i giardini pubblici col Museo di Storia Naturale e il Planetario. Una breve deviazione in Via Palestro permette di ammirare la neoclassica Villa Reale col grazioso laghetto, identica a molti palazzi parigini (oggi sede del Museo di Arte Moderna). A destra, invece, attraverso l'arco di Via Salvini, la zona di Piazza Duse-Via Cappuccini-Viale Majno è una delle più interessanti del Liberty milanese, ricco di splendidi palazzi Art déco (in Via Barozzi c'è un giardinetto privato dove vivono alcuni fenicotteri rosa). Alla fine di Corso Venezia si allunga la grandiosa prospettiva di Corso Buenos Aires, una delle arterie commerciali più ricche del mondo; vi si trovano centinaia di negozi per shopping a medio e basso costo (in autunno, dopo il tramonto, lo spettacolo delle luci regala al corso un fascino particolare). Nei secoli passati, l'altezza degli edifici era stata scelta per permettere la vista del Monte Resegone, vicino a Lecco, oggi nascosto dalla crescita urbana (si chiamava "servitù del Resegone"). Giunti all'altezza di Piazza Lima o di Piazzale Loreto, il ritorno a Cadorna è assicurato dal metro della linea rossa (n.1, direzione "Bisceglie").

 


ITINERARIO B: L'ULTIMA CENA - S.AMBROGIO - S.LORENZO - NAVIGLI.
Questo tragitto riguarda alcuni monumenti di importanza capitale, che però hanno il difetto di trovarsi lontano dal Duomo e dalle vie più eleganti. È indicato per chi cerca la Milano "vecchio stile", le cui viuzze (e sovente le case) sono purtroppo mal tenute. Consigliato solo dopo aver percorso l'itinerario A.
Dalla stazione di Piazza Cadorna ci portiamo dapprima in via Carducci, poi in Corso Magenta. L'abside della chiesa di S.Maria delle Grazie appare nella sua grandiosa bellezza, dove in una cripta si trova il dipinto più famoso del mondo: L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci (orari e prenotazioni). Proprio di fianco alla chiesa, nella Casa degli Atellani, si apre un grande giardino storico, magnificamente rimesso a nuovo nel 2015: la Vigna di Leonardo; in esso è ancora presente la vigna da dove Leonardo da Vinci era solito mangiare l'uva. Dopo la visita, torniamo indietro e proseguiamo fino al civico 15 di Corso Magenta: qui sorge la chiesa di S.Maurizio al Monastero Maggiore, tipico esempio di gioiello d'arte milanese sottovalutato; è chiamata la "Cappella Sistina lombarda", con gli splendidi affreschi di scuola leonardesca (tra cui Bernardino Luini) che ricoprono le pareti e il soffitto. Subito dopo si trova il Museo Archeologico, nel cui cortile interno si alzano due torri di epoca romana erette dall'imperatore Massimiano: la torre di Ansperto e la torre-campanile di S.Maurizio, uniche superstiti delle mura romane della città (si tratta del periodo in cui Milano fu capitale dell'Impero Romano d'occidente, a partire dal 286 d.C.). Usciti dal Museo, tornando in Largo Enzo Tortora, sull'altro lato della strada si nota Palazzo Litta (secolo XVII, oggi sede di un teatro) scendendo quindi per Via Brisia. Gli appassionati di rovine romane non possono mancare i piccoli ruderi del Palazzo Imperiale di Massimiano. Giriamo a destra in Via Vigna proseguendo in Via S.Valeria, viuzze piuttosto sporche e trasandate. Al termine di queste strade incontriamo due eccezionali complessi: a sinistra si entra nel chiostro dell'Università Cattolica (visitabile nei giorni feriali), mentre davanti si trova l'abside della Basilica di S.Ambrogio, patrono della città. Aggiriamo dunque S.Ambrogio attraversando il giardino del Monumento ai Caduti (aperto mercoledì, sabato e domenica) ed entriamo in quella che è la chiesa più antica della Lombardia - S.Ambrogio, appunto - simbolo della città, risalente al IV secolo.

- DEVIAZIONE: il Museo della Scienza.
Davanti a Piazza S.Ambrogio, tra Via Carducci e Via S.Vittore, si innalza il fiabesco Palazzo Cova (gemello di Villa La Gaeta sul lago di Como), oltre il quale - in Via S.Vittore 21 - entriamo al Museo della Scienza e della Tecnica. Ubicato in un monastero del '500, si tratta di un'esposizione di rinomanza mondiale, con 50.000 m2 di superficie e mezzi di trasporto visitabili, dal ponte di comando di un transatlantico alle locomotive a vapore, dal sottomarino Toti ai simulatori di volo.

Tornati a S.Ambrogio, sull'altro lato della piazza si aprono gli archi della Pusterla, mentre all'imbocco di Via Lanzone si trova una lapide che ricorda l'abitazione del poeta Francesco Petrarca. Procediamo in Via Lanzone e incontriamo ancora due reperti: la chiesetta di S.Bernardino e - al civico 2 - Palazzo Visconti (XVI secolo). In Via Circo sopravvive tristemente il mini-rudere di un Circo romano del III secolo. L'itinerario continua in Via Cappuccio, dove al numero 3 si nasconde il bellissimo Chiostro delle umiliate (residuo di un convento, purtroppo non sempre visitabile e racchiuso in Palazzo Litta Biumi). Giriamo a destra per Via S.Orsola e guadagnamo Piazza Borromeo. Evitiamo la Pinacoteca Ambrosiana (già trattata nell'itinerario A) e imbocchiamo Via S.Maurilio col cinquecentesco Palazzo Greppi (civico 19). A questo punto, Via Torino ci riporta nella vita rutilante della città, dove la sfilata dei negozi confluisce in Largo Carrobbio. Con gli occhi sempre puntati sulla mappa deviamo in Corso di Porta Ticinese, dove ci aspetta un complesso monumentale di straordinario valore: S.Lorenzo Maggiore. Il complesso è formato dalle colonne romane (unico grande reperto romano milanese) e dalla Basilica di S.Lorenzo, prima chiesa costruita a pianta centrale nella storia della cristianità. A lato, i tipici archi di pietra segnavano il confine della città vecchia, con la turrita Porta Ticinese Medievale. È questa una zona relativamente verde, almeno per gli standard milanesi, ormai prossima al quartiere dei Navigli. In Via De Amicis 17 si accede al Parco dell'Anfiteatro (chiuso la domenica), coi ruderi di un teatro romano da 35.000 posti e alcuni esemplari di alberi pregiati, mentre i giardini Giovanni Paolo II (o Parco delle Basiliche) conducono alla Chiesa di S.Eustorgio, che nel Medioevo conservava le spoglie dei Re Magi (poi trafugate come bottino di guerra da Federico Barbarossa). Sulla pedonale Piazza XXIV Maggio si affaccia la Darsena, rarissimo specchio d'acqua del paesaggio urbano, riqualificato in occasione di Expo 2015 e adibito a luogo di relax. È un piccolo lungofiume con rimessaggio barche e passeggiata. Tappa d'obbligo è una camminata lungo il Naviglio Grande, che nelle serate estive diventa uno dei paradisi della vita notturna e che attraversa il quartiere forse più tipico della vecchia Milano, ancora oggi abitato da artigiani e pittori che espongono le loro opere. (Da qui, una pista ciclabile lunga 60 km, attrezzata e in completa sicurezza, costeggia il Naviglio fino al fiume Ticino). Ritorno in tram, linea 3, da Piazza XXIV Maggio a Duomo.

 

 

ITINERARIO C: I GRATTACIELI.
In Italia, Milano è la "stella polare" per gli amanti del modernismo. Due sono i quartieri di maggiore suggestione architettonica: a nord Porta Nuova, a ovest City Life, ancora in costruzione (vedi anche il catalogo fotografico di Milano Panoramica).
- Porta Nuova: si trova tra la Stazione Centrale e la stazione di Porta Garibaldi. La visita si snoda su questo tracciato: Piazza Gae Aulenti, Via Joe Colombo, Piazza della Repubblica, Via Vittor Pisani, Piazzale Duca d'Aosta. Si consiglia di partire dallo storico Corso Garibaldi, che una volta segnava l'inizio della strada verso Como. Vi si trovano locali di ogni genere, antiquari e vestigia della Milano che fu, mentre le vette dei nuovi edifici spuntano in lontananza a ricordarci il tempo che incalza. Piazza XXV Aprile plasma un felice contrasto tra i grattacieli e l'antica Porta Garibaldi (ex Porta Comasina), sulla quale è incisa una lapide che ricorda le guerre medievali tra Milano e Como. Sulla destra si trova Eataly, il maxi store gastronomico del mady in Italy. Oltre Porta Garibaldi si apre Corso Como, uno dei cuori pulsanti della movida milanese; alla sera è facile incontrare i divi della high society, modelle, calciatori, star del piccolo schermo, intenti a divertirsi accanto ai businessman del Cordusio, facili prede di paparazzi come il "palestrato di Corso Como" (al secolo Fabrizio Corona). Sopra questo mondo sofisticato si ergono i palazzi della nuova Milano, che nei primi anni 2000 ha impegnato il più imponente cantiere edilizio d'Europa. Il risultato è un parco urbano di verde e di cemento, nonostante il carattere sostanzialmente asettico dell'insieme e nonostante i grattacieli non siano aperti al pubblico. Qui troviamo la Torre Unicredit (alta 231 metri), la Torre Solaria (143 metri, il più alto edificio residenziale d'Italia), la scintillante Torre Diamante (140 metri), il Bosco verticale (111 metri e coperto di alberi, definito dall'International Highrise Haward come il grattacielo più innovativo del mondo nel 2014).
Questi palazzi sono uniti da una piazza (Piazza Gae Aulenti), percorsi pedonali (Via Joe Colombo, Via Mike Bongiorno) e ampi giardini, tra cui la Biblioteca degli alberi (non ancora completata), progettata da una paesaggista olandese e dotata di alberi di vario genere raggruppati in percorsi didattici, fiori, campi di ortaggi, la "casa delle farfalle", giochi e fontane.
Arriviamo quindi in Piazza della Repubblica, la più vasta piazza di Milano, pure circondata da alti edifici come la Torre Breda (117 metri). Prendiamo l'imponente Via Vittor Pisani, di gusto statunitense e affollata di palazzoni moderni, fino all'imponente mole della Stazione Centrale, curiosa miscela di eclettismo, liberty e littorio. Al suo fianco si erge lo storico grattacielo Pirelli (127 metri e ancora oggi campione di eleganza, prototipo di numerosi grattacieli tra cui il MetLife di New York). Un po' più scostato si trova il Palazzo Lombardia (160 metri, nuova sede della Regione, visitabile tutte le prime domeniche di ogni mese).
- City Life.
Questo nuovo quartiere ha preso vita a nord di Piazzale Giulio Cesare e occupa il sedime della vecchia Fiera Campionaria, oggi trasferita a Rho-Pero in periferia. Si tratta di tre grattacieli dalle forme bizzarre, al centro di un'area verde che a lavori ultimati formerà una delle maggiori aree pedonali del continente, con 5 km di piste ciclabili. Il primo edificio è la Torre Isozaki (il dritto, alta 242 metri, la più alta d'Italia), il secondo è la Torre Hadid (il curvo, di forma tortile, alta 175 metri), il terzo è la Torre Libeskind (lo storto, alto 150 metri, in costruzione). Libeskind ha detto che City Life rappresenta Milano quale "porta d'Europa".
L'area dovrebbe inoltre vedere la creazione di una passeggiata verde, lunga 1 chilometro e posta a 7 metri di altezza, simile alla High Line di New York, che unirà City Life al nuovo quartiere del Portello, anch'esso interessante quale ulteriore tassello per la Milano policentrica del futuro (al Portello si trovano la nuova piazza Gino Valle e il nuovo parco del Portello).

 

 

 

 

 

WEBMASTERS

Foto, testi, filmati e dipinti di Nicola Guarisco (Como 1973). Realizzazione tecnica del sito: Matteo Guarisco.
Le foto sono scattate con una Olympus SP-510UZ, una Olympus SH-21 e una Canon SX620 HS digitali (i ritocchi a computer si limitano alla regolazione delle inquadrature e delle luminosità, a parte alcuni effetti artistici creati con Photoshop). I dipinti sono stati realizzati con una tecnica mista di acquarello e matita colorata su carta F4. I filmati che appaiono in successione all'inizio della pagina dei video hanno le musiche autorizzate da Youtube o sono comunque libere da copyright.
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