Carate-Urio

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Carate vanta la più antica chiesa del lago: Santa Marta. Il campanile a bifore è tutto ciò che resta della chiesetta originaria, consacrata da papa Urbano II nel 1095 e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli.
È visitabile solo il 29 luglio.

Il crepuscolo autunnale evoca antiche rimembranze, al cimitero di Santa Marta.

Santa Marta si raggiunge dalla riva di Urio salendo una lunga scalinata, proseguendo poi fino al paese di Cavadino e al Santuario della Trinità.

Solitudine e meditazione.

Il piccolo santuario della Trinità.

La Via Verde, un itinerario pedonale che collega le frazioni collinari dei paesi passando per Tosnacco (Moltrasio), Urio, Carate e Laglio.

Il giardino del Castello di Urio, caratterizzato da terrazze, balaustre e statue. Eretta nel '600, la villa fu proprietà dei Melzi d'Eryl, che vi condussero una fastosa vita mondana. Passò poi alla moglie di Carlo Alberto e al conte Collobiano, che vi ospitò Vittorio Emanuele II. Oggi è sede di convegni di studio.

Villa Fuoco, fatta costruire nel 1845 da Sofia Fuoco, prima ballerina del Teatro alla Scala.

Navigando davanti a Carate-Urio...

Sabato pomeriggio: giovani lariani nel giardinetto della chiesa.

Ville, glicini, orti e case coloniche lungo la riva.

Secolari muretti in pietra, vecchie tegole in autunno.

Inverno lungo il sentiero Urio-Tosnacco, verso Moltrasio.

Monti di Carate: belvedere lungo il sentiero verso i Murelli.