* INFO GENERALI SUL LAGO E SU MILANO

Il Lago di Como ("Lario" in latino) si trova nell'Italia del nord, in Lombardia. E’ il terzo lago italiano come superficie (145 km²), il primo per sviluppo costiero (170 km) e il primo per profondità massima (410 metri, superiore a gran parte del mare Adriatico). Raggiunge una lunghezza di 46 km in linea d’aria (60 km di strada) mentre la larghezza massima è di 4,3 km. Il punto più stretto si trova a Laglio (650 metri). Nel 2014, il giornale americano The Huffington Post lo ha collocato in prima posizione nella classifica dei laghi più belli del mondo; al secondo posto si trova un lago canadese.
Formatosi 20.000 anni fa durante l'ultima glaciazione, il bacino presenta una tipica forma a Y rovesciata, allungata verso nord e divisibile in tre rami: a sud-ovest il ramo di Como, a sud-est il ramo di Lecco e a nord il cosiddetto "alto lago". L'incrocio dei rami è definito "centro lago" o Triangolo lariano. Le rive sono interamente circondate dalle montagne, con una differenza che distingue i fiordi meridionali dal paesaggio più aperto della regione settentrionale. Esiste anche una differenza di tipo culturale, dove il gusto signorile degli alberghi e delle ville caratterizza i paesi da Como a Menaggio, mentre a nord si respira un'atmosfera più semplice, fatta di campeggi e piccole spiagge battute dal vento.
Il turismo non ha conosciuto fenomeni di massa ed è ancora in parte legato ai ricordi del Romanticismo, quando nell'800 le famiglie dell'aristocrazia ospitavano scrittori, poeti e musicisti; questi soggiorni erano favoriti dalla vicinanza di Milano, che nel comasco vedeva il suo luogo di vacanza ideale.
In generale, si tratta di una bellezza dal carattere introverso, lento a rispondere al richiamo della modernità e della riqualificazione turistica. Per esempio, un parco giochi come Gardaland sarebbe totalmente fuori luogo nel contesto lariano, mentre l'incremento edilizio si scontra violentemente con l'equilibrio preeesistente tra architettura e natura. Accanto all'opulenza delle ville, infatti, si affianca l'umiltà dei borghi pittoreschi, tipici per il loro aspetto ancora autentico e quasi dimesso.
La storia del turismo straniero vede al primo posto gli inglesi (specie a Cadenabbia) e - in misura minore - i tedeschi. Gli statunitensi arrivarono nel corso del '900, scegliendo Bellagio come paese del "cuore" e diventando i maggiori estimatori di questo lembo d'Italia. Oggi si aggiungono numerose presenze giapponesi, russe e cinesi.
Il Lario è anche l'unico lago italiano che bagna due città: Como e Lecco (sul lago di Garda e sul lago Maggiore i paesi più grandi non superano i 30.000 abitanti); questi centri sono situati alle estremità meridionali e a prima vista sembrano scontrarsi con la suggestione poetica che maggiormente colpisce l'immaginazione. In effetti, Como e Lecco non hanno ancora risolto la contraddizione tra turismo e produzione manifatturiera, anche se il parziale declino dell'industria a favore del terziario è ormai un dato di fatto.
Una curiosità: nonostante il lago incominci a nord, dove entrano i fiumi immissari, è abitudine considerare l'inizio a sud, in prossimità delle città.

 

* VILLE E GIARDINI
La celebrità del lago è data dalle grandi ville storiche circondate da parchi lussureggianti.
Il ramo sud-occidentale è il più frequentato, specialmente la sponda di ponente. A Como Villa Olmo (visitabile in occasione di mostre d'arte), a Cernobbio il Grand Hotel Villa d'Este, Villa Pizzo e Villa Erba (quest'ultima visitabile durante manifestazioni e congressi). A Moltrasio Villa Passalacqua, a Lenno Villa Cassinella (considerata la più bella villa del mondo, affittabile per vacanze) e Villa Balbianello (visitabile, famosa anche per le riprese di Guerre Stellari). A Tremezzo Villa Carlotta (visitabile) e Villa Sola Cabiati (affittabile per vacanze), a Cadenabbia Villa La Collina (sede della Fondazione Adenauer), ad Acquaseria Villa La Gaeta, ecc. Queste residenze sono intercalate da numerose ville più piccole, tra cui la residenza di George Clooney a Laglio.
Sulla sponda di levante si distinguono le ville di Blevio, la leggendaria villa Pliniana di Torno (disabitata e visibile solo dal lago), Villa Lucertola a Lezzeno (affittabile per vacanze) e le ville di Bellagio: Villa Melzi (visitabile) e Villa Serbelloni (sede della Fondazione Rockefeller, visitabile su prenotazione).
Sul ramo di Lecco, Villa Monastero a Varenna completa l’elenco delle grandi ville aperte al pubblico.

 

* BORGHI PITTORESCHI
I borghi pittoreschi privilegiano anche in questo caso il ramo di sud-ovest. Particolarmente tipica è la sponda orientale di questo ramo, sulla strada Como-Bellagio: qui i paesi sono ancora costituiti da antiche case arroccate tra lago e montagna, con ripide scalinate che escludono la presenza delle automobili. Sono da segnalare i borghi di Torno, Careno, Pognana e Nesso. Sulla sponda opposta: Brienno e Colonno. Più a nord: Bellagio, Varenna, Corenno Plinio e Rezzonico. Rezzonico in estate sembra un borgo della Liguria, con un porticato aperto sull'orizzonte e una scogliera investita dalla brezza pomeridiana, mentre Corenno Plinio è un gioiello immerso nel ricordo di una storia millenaria, circondato dalle mura di un castello.

 

* ALBERGHI EXTRALUSSO

Sono tre: il Grand Hotel Villa d'Este a Cernobbio, il Grand Hotel Tremezzo a Tremezzo e il Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio; si tratta di palazzi di gusto retrò, in cui si respirano ancora le atmosfere classiche della Belle époque. Gli hotel a 4 stelle sono presenti nelle maggiori località. A Como è presente una nutrita rosa di 4 stelle.


* GOLF E CASINO'

- Golf Lake Como
- Casinò di Campione, a Campione d'Italia sul lago di Lugano.

 


* VILLE DI LUSSO IN AFFITTO PER VACANZE O MATRIMONI

- Cernobbiodeluxe
- Matrimoni lago di Como

 

* NATURA, SPIAGGE, CAVALLI, AGRITURISMO
L’alto lago offre possibilità per gli amanti dell'avventura. Cremia, Pianello, Dongo e Gera sono dotate di lunghissime passeggiate a diretto contatto con l'acqua, mentre a nord il fiume Mera attraversa l’oasi naturale del Pian di Spagna e sfocia nel laghetto di Mezzola. A Colico, biciclette e cavalli lungo il sentiero che costeggia il fiume Adda (Ranch El Picadero). Scendendo verso Lecco (sponda est) si apre l’insenatura di Piona, dove le imbarcazioni a motore sono vietate. A Bellano è possibile visitare l'orrido scavato dal torrente Pioverna.
A sud, la sponda che da Como conduce a Bellagio è tipica per la sua natura selvaggia, tanto bella quanto inaccessibile; la strada corre alta sui monti e il modo migliore per esplorare la riva è noleggiare una barca. La sponda di sud-ovest è invece molto edificata, con una successione quasi ininterrotta di villette e giardini privati.
Spiagge: è bene ricordare che le coste lariane sono scoscese e hanno fondali profondi; le piccole spiagge di ghiaia sono frequenti in alto lago, dove le montagne sono più lontane e permettono un breve retroterra pianeggiante (Pianello, Cremia, Dongo, Domaso, Gera, Colico, Dervio, Bellano). Sul ramo di Lecco si distinguono le grandi spiagge di Onno (attrezzate con sdraio e ombrelloni, tra cui la spiaggia-discoteca Pareo Beach), Abbadia e Lierna. Da segnalare anche le rive di Loppia (Bellagio) e Maiolica (Cadenabbia). Spesso le spiagge sono invisibili passando in macchina lungo la strada; bisogna saperle cercare.
Cavalli: Maneggi in provincia di Como e Lecco
Agriturismo: Agriturismo in provincia di Como, Agriturismo in provincia di Lecco

 

* CAMPEGGI, SPORT ACQUATICI
Anche in questo caso, i giovani dovranno dirigersi in alto lago. Qui le burrasche di vento sono più frequenti e alcuni aspetti di questo territorio ricordano l’atmosfera marina. Il vento che in estate spira regolarmente ogni pomeriggio attira i windsurfisti del nord Europa. Tipici campeggi rivieraschi frequentati in particolare da olandesi e tedeschi si trovano a Menaggio, Cremia, Pianello, Dongo, Domaso, Gera, Colico, Piona e Dervio. Scuole di vela e noleggio kayak.
Campeggi in provincia di Como, Campeggi in provincia di Lecco

 

* B&B E OSTELLI
Negli ultimi anni è aumentata l'offerta turistica nei B&B ; alcune di queste strutture sono di nuova realizzazione e sono sparse ovunque (B&B a Como città).
Gli ostelli si trovano a Como, Lecco (Olginate), Menaggio (consigliato per l'equidistanza da tutti i punti del lago).

 

* NOLEGGIO BARCHE, MOTOSCAFI, PEDALO', TAXI BOAT
I punti di noleggio barche senza obbligo di patente nautica sono presenti sicuramente a: Cernobbio, Moltrasio, Ossuccio (poco dopo il famoso campanile), Lenno, Menaggio, Domaso, Faggeto. Antiche barche a remi in legno a: Moltrasio.
Servizi di Taxi Boat per matrimoni e tour privati: nei principali alberghi e nelle maggiori località. Bellagio, Bellagio (Loppia), Menaggio, Varenna, Como, Lecco.

 

* ISOLE E FIUMI
Il Lario ha una sola isola, l'isola Comacina, disabitata e boscosa ma carica di storia. Le rovine archeologiche e il ristorante frequentato negli anni '60 dai divi di Hollywood convivono a stretto contatto. Collegamenti per mezzo di motoscafi dalla riva di Ossuccio, presso il campanile di fianco al Museo dell’Antiquarium. Battelli di linea da Como.
A nord, i fiumi Mera e Adda offrono spaccati di vita fluviale, mentre a sud di Lecco l'Adda scorre nella pianura attraversando il vastissimo Parco dell'Adda (riserva naturale). A Imbersago c'è il tipico traghetto di Leonardo da Vinci.

 

* BALNEABILITA' E IMMERSIONI
La balneabilità non è ovunque consentita. Comunque, pensare che le acque lacustri siano sempre sporche è frutto di cattiva retorica. Le masse di detriti che si vedono galleggiare dopo i temporali sono costituite per lo più da legna di bosco trascinata dalla pioggia.
Le immersioni subacquee più suggestive riguardano la visita al relitto del "Plinio", un antico battello a ruote affondato nel 2010. E' il Titanic lariano. Si trova nel laghetto di Mezzola (a Verceia, pochi km a nord di Colico), a 45 metri di profondità. L'immersione è difficile a causa della bassa temperatura ma per gli esperti ne vale la pena.
Scuola Centro Sub Nettuno (scuola non per turisti).

 

* LIDI CON PISCINA
I lidi con piscina all'aperto si trovano a Como, Cadenabbia, Menaggio, Gravedona, Bellano, Cernobbio, Bellagio (senza piscina), Lenno (senza piscina.

 

* CHIESE, ITINERARI RELIGIOSI
Il Lario fu uno dei centri di diffusione del cristianesimo. A parte le chiese di Como, un ruolo di primo piano spetta alla chiesa di S.Maria del Tiglio, a Gravedona. Sempre in alto lago, l'abbazia di Piona è una meta turistica molto frequentata, raggiungibile anche in battello (circa 4 ore di navigazione da Como).
Nel ramo di sud-ovest, notevole è il Sacro Monte di Ossuccio (patrimonio UNESCO), con la chiesa della Madonna del Soccorso e le cappelle della Via Crucis (si sale lungo la strada che parte davanti al celebre campanile di Ossuccio); nelle vicinanze è situata l'abbazia dell’Acquafredda (raggiungibile da Lenno), da cui parte anche il sentiero pedonale che conduce al monastero disabitato di S.Benedetto, in Val Perlana.
Sull’isola Comacina, la chiesa di S.Giovanni e le rovine archeologiche ricordano le guerre medievali lombarde.

 

* MISTERI, FANTASMI LETTERARI
Il Romanticismo fece del Lario il suo rifugio. Quasi tutte le ville ospitarono i grandi nomi della cultura europea e ancora oggi se ne respira il ricordo (o, per meglio dire, lo "spirito"). I fantasmi letterari popolano soprattutto la villa Pliniana, tipica dimora di spettri e teatro di storie d'amore e di morte. Misteri notturni anche a Blevio e a Moltrasio, ricordando la passione segreta intercorsa tra Vincenzo Bellini e Giuditta Pasta (lo spettro della Pasta sarebbe apparso a Villa Da Riva)...
Leggende medievali legate alla stregoneria caratterizzano la scogliera dei Grosgalli, tra Bellagio e Lezzeno (Villino Folletto, Villa Lucertola, Ponte del Diavolo).
Non bisogna dimenticare i castelli: a Varenna il Castello di Vezio (con annesso fantasma della regina Teodolinda) e a Como il Castel Baradello, sulle cui pareti fu lasciato morire in una gabbia Napo Torriani. Infine, Villa De Vecchi, situata nei boschi di Cortenova in Valsassina (Lecco): è stata giudicata dal sito americano BuzzFeed come una delle sette case al mondo più infestate dai fantasmi.

 

* ESCURSIONI IN MONTAGNA
Non è possibile immaginare il Lario senza le sue montagne. Le escursioni si possono praticare ovunque a patto di dimenticare alberghi e trenini (le cime sono solitarie, si sale in auto fino alle pendici e si prosegue a piedi o in mountain bike). In estate il clima è caldo anche in quota ma si consiglia di scegliere le giornate più limpide per godere gli splendidi panorami.
Livello facile
- Alla chiesa di S.Martino: passeggiata con vista su Bellagio, molto frequentata da famiglie con bambini (altitudine 475 metri, si sale in auto dalla riva di Cadenabbia direzione Griante, posteggio in piazza S.Rocco).
- Alle baite di Brunate: lunga e comoda passeggiata con pranzo in baita. Si sale da Como in funicolare, si prosegue verso il Faro Voltiano (visitabile la domenica, orari autobus Brunate-Faro Voltiano) e i monti Boletto e Bollettone (1236 e 1317 metri). Lungo il percorso si incrociano le baite Carla, Bondella, Bollettone e Mara.
- Sui monti di Lenno: si sale sulla funivia che da Argegno conduce a Pigra. Da Pigra si prosegue a piedi verso le baite Alpe di Colonno, Boffalora e Venini (monte Galbiga, 1698 metri). Questo itinerario è percorribile anche in auto salendo da Argegno attraverso la Valle d’Intelvi, direzione Pigra.
Livello impegnativo
- Sul monte S.Primo, sopra Bellagio (1682 metri, pranzo al sacco). Partenza dal posteggio dell’osservatorio astronomico della Colma del Piano, sulla strada che da Nesso conduce a Zelbio, Sormano, Pian del Tivano). Offre la vista in asse geometrica dei tre rami del lago.
- Al Rifugio Menaggio (1400 metri). Partenza da Menaggio direzione Plesio, posteggio a Breglia.
- Sul monte Berlinghera (1930 metri, pranzo al sacco). Partenza da Gera Lario direzione Bugiallo-S.Bartolomeo, con panorama sul fondo lago e sulla valle di Chiavenna.
- Sul monte Legnoncino (1711 metri, pranzo al sacco). Partenza da Dervio direzione Tremenico con posteggio al Rifugio Roccoli Lorla.
- Le montagne di Lecco sono suggestive per la loro morfologia di tipo dolomitico (monte Resegone, monte Barro, monte Moregallo, Gruppo delle Grigne).
Livello molto impegnativo
- Sul monte Bregagno (2107 metri, pranzo al sacco), con partenza dal Rifugio Menaggio.
- Sul monte Crocione (1641 metri, pranzo al sacco), con partenza dal paesino di Intignano, sopra Tremezzo.
- Sul monte Legnone, la vetta "sacra" del lago (2609 metri, pranzo al sacco), con partenza da Dervio direzione Tremenico, posteggio al Rifugio Roccoli Lorla.

 

* ALPINISMO SU ROCCIA
Nei dintorni di Lecco è possibile praticare alpinismo professionale su roccia. Il Gruppo delle Grigne è un punto di riferimento per i rocciatori di tutta la Lombardia (i cosiddetti "Ragni" di Lecco), con montagne irte di guglie e pinnacoli a 2400 metri di quota. Ugualmente suggestive sono le severe montagne della Valtellina, le "sentinelle" del fondo lago, tra cui il Sasso Manduino. Per i vari itinerari e il grado di difficoltà si rimanda a guide più dettagliate (Rifugi di Lombardia, Lecco, ecc.).

 

* LA GREENWAY
E’ un percorso pedonale di circa 10 km da Colonno a Tremezzo, che si snoda tra salite e discese attraverso i paesi. Si parte imboccando in auto la salita situata poco prima di Colonno e si posteggia dopo il primo curvone (ampia possibilità di parcheggio gratuito).

 

* BICICLETTA
- Pista ciclabile rivierasca tra Menaggio e Gera, ma con numerosi tratti lungo la strada non protetta (solo per esperti appassionati).
- All'estremo nord, l'oasi del Pian di Spagna offre percorsi su sentieri sterrati e fluviali immersi nel verde, con noleggio biciclette in tutti i campeggi.
- A sud di Lecco inizia la lunga pista ciclabile del Parco dell'Adda, che costeggia il fiume nel suo corso nella Pianura Padana.
- Da Como a Laglio si possono percorrere 10 km su strada non protetta ma senza particolari problemi; si tratta della vecchia strada Regina, poco trafficata dopo l’apertura della nuova Regina. Il percorso inizia dalla passeggiata di Villa Olmo; a Laglio si passa accanto alla villa di George Clooney.
- Noleggio bici: in quasi tutti gli alberghi, ostelli e campeggi. Inoltre a: Como, stazioni comunali di Bike Sharing (vedi oltre) - Como, Garage Jasca, piazza Volta 42 - Como, Autosilo Comunale di via Auguadri - Como, Rullo Bike, via Grandi 17 (chiuso nei festivi) - Como, Run and Bike, via Borgovico 161 (chiuso nei festivi) - Lecco, Crossing bike, corso Bergamo 69 (chiuso nei festivi) - Sorico, Associazione Pedaleggiando, via V.Emanuele 41 - Lenno, Bicisport2000, via Rima 4 (chiuso nei festivi) - Imbersago, presso il traghetto leonardesco.
- Noleggio bici elettriche: Como, Garage Jasca, piazza Volta 42 - Bellagio, Hotel Il Perlo.

 

* NAVIGAZIONE DI LINEA E TRASPORTI CARATTERISTICI
- Crociere di un giorno: il servizio di navigazione di linea è attivo da due secoli ed è inserito nella storia del territorio; oggi è gestito dallo Stato con una flotta composta da motonavi, aliscafi e traghetti con trasporto auto (car-ferry). Le corse più lunghe fanno capo a Como, con partenza al mattino e rientro alla sera (possibilità di sosta nelle località prescelte).
Sconti e agevolazioni: esiste un biglietto cumulativo che nell'arco di 24 ore permette di viaggiare su qualsiasi battello. In primavera-estate è in servizio un biglietto unico che comprende l'uso dei battelli e la visita di uno dei parchi delle ville. Informazioni presso: Navigazione Laghi.
- Mini-crociere in motoscafo: in partenza da Como, giri turistici di un'ora, tutti i giorni anche d'inverno (Taséll).
- Tour manzoniano: in partenza da Lecco, nei weekend estivi, giri turistici in motoscafo alla scoperta dei luoghi descritti da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi (Tour manzoniano).
- Trasporti caratteristici: Piroscafo a ruote Concordia (unica nave a vapore di linea sopravvissuta in Italia, attiva ogni domenica da Pasqua a ottobre, informarsi sugli orari), piroscafo a ruote Patria (disponibile soprattutto per noleggi ed eventi speciali), funicolare Como-Brunate, funivia Argegno-Pigra, idrovolanti dell' Aero Club Como (prima scuola al mondo di volo idro).
- Disco-bar galleggiante: Pub Bisbino, a bordo del vecchio battello Bisbino ormeggiato a Tremezzo (Pub Bisbino).
- Museo della Barca Lariana (Pianello, Via Regina 139): Museo della Barca Lariana.
- Museo degli strumenti nautici (Bellagio, frazione S.Giovanni, Piazza Don Miotti): Museo degli strumenti nautici.

 

* CUCINA: PIATTI TIPICI
Non manca un piatto tipico famoso: il Musultin. Si tratta di un menù a base di pesce, il missoltino, ossia l'agone pescato in primavera e lasciato essicare al sole; viene conservato per alcuni mesi tra foglie di alloro in un recipiente detto "missolta", per poi essere cotto alla brace e degustato con polenta e vino rosso.
Un altro piatto tipico è la miascia, un dolce preparato con pane raffermo, latte, uova, zucchero, burro, mele, pinoli, uvette, amaretti, cioccolato fondente e scorza di limone.
La Resta è un dolce tipico di Como città, solitamente pasquale, che al suo interno conserva un ramoscello di ulivo.
Il Toc è la polenta delle montagne di Bellagio, unta con burro e formaggio, di difficile preparazione e difficile digestione!
Da non dimenticare i pizzoccheri, famoso piatto valtellinese del profondo nord italiano (provincia di Sondrio).

 

* FESTE ED EVENTI PRINCIPALI

- Pasqua. Como: mercato delle bancarelle durante la Settimana Santa. Centinaia di espositori provenienti da tutta Italia affollano viale Varese.
- Giugno. Isola Comacina: Sagra di S.Giovanni, durante il weekend più vicino al giorno di S.Giovanni. Grandioso spettacolo di fuochi d'artificio al sabato sera, con sfilata di battelli in partenza da Como. Festa sull'isola la domenica. Si tratta della più importante e simbolica manifestazione lariana.
- Estate. Festival di Bellagio e del Lago di Como. Concerti itineranti di musica classica.
- Estate. Villa Carlotta (Tremezzo): Stagione concertistica di Villa Carlotta. Concerti di musica classica per piccola orchestra e pianoforte, nelle sale della villa.
- 4 luglio. Villa d'Este (Cernobbio): breve spettacolo di fuochi d'artificio per i turisti statunitensi. Si replica il 14 luglio per ricordare la presa della Bastiglia.
- 15 agosto. Varenna e Gravedona: fuochi artificiali di Ferragosto.
- 31 agosto. Como: festa del Patrono presso la chiesa di S.Abbondio, con sagra gastronomica durante il weekend.
- Agosto/settembre. Como: Parolario. Festival letterario che ospita scrittori e giornalisti di fama nazionale.
- Agosto/settembre. Como: Torneo Challenger di tennis. E' il torneo professionistico di Como, facente parte dell'ATP Challenger Tour.
- Agosto/settembre. Como: Palio del Baradello. Giochi, concerti e cortei in costume medievale. Il palio ricorda Federico Barbarossa e le guerre medievali lombarde.
- Settembre. Villa d'Este (Cernobbio): Forum Ambrosetti, con la partecipazione dei più alti esponenti della finanza mondiale. In contemporanea, nella vicina Monza si svolge il Gran Premio d'Italia di Formula 1, che nel comasco produce un indotto di circa 3 milioni di euro.
- Settembre. Como: Gran Premio d'Italia di motonautica inshore, valido per il campionato del mondo.
- Settembre. Como e provincia: Giro di Lombardia. Famosa gara di ciclismo con partenza a Bergamo e arrivo a Como o viceversa.
- In autunno incomincia la stagione del Teatro Sociale: opera, concerti e spettacoli di ogni genere.
- Ottobre. Villa Erba (Cernobbio): Orticolario. Grande rassegna dedicata ai fiori e al giardinaggio.
- Ottobre. Como e provincia: gara di Rally valida per il Campionato italiano WRC.
- Ottobre. Palanzo (Faggeto): Sagra del Torchio. Viene azionato l'antico torchio del 1575, monumento nazionale. Prodotti tipici e mercatini.
- Dicembre. Como: Magic light festival. Illuminazione speciale di tutti i monumenti e veglione di fine anno sul lungolago. L'evento è associato alla rassegna natalizia Como Città dei Balocchi, con pista di pattinaggio e giochi per bambini fino al 6 gennaio.
- 31 dicembre: crociera di Capodanno in battello, con cena e ballo a bordo. Partenza da Como.

 

* LINGUA DIALETTALE
Il comasco, simile al milanese ma con numerose varianti note agli intenditori. Sul lago si usa una forma più stretta, simile al dialetto del Canton Ticino svizzero: il cosiddetto laghee, portato recentemente alla ribalta dal cantautore Davide van de Sroos.

 


 

 

 

 

* QUANDO ANDARE

L’estate è la stagione principale. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per i fiori e i colori dei giardini. Da novembre a marzo le montagne sono innevate e adatte agli sport invernali, ma i parchi delle ville, i campeggi e la maggior parte degli alberghi sono chiusi. Bisogna dire che, nonostante la crescita degli ulivi in alcune località, l'inverno non è mite come solitamente viene descritto. In inverno, inoltre, le linee di navigazione sono limitate.
Previsioni meteo: MeteoComo.

 

* COME ARRIVARE

- In treno: Como è servita da due linee ferroviarie, oggi unificate e gestite dalla società Trenord: le Ferrovie dello Stato e le Ferrovie Nord Milano. I collegamenti con Milano sono frequentissimi e durano da 35 minuti ad un’ora. La stazione più comoda è quella di Como Lago, vicina al lago e al Duomo, che in un'ora conduce al capolinea di Piazza Cadorna, nel centro di Milano (leggi qui l'orario cartaceo). La stazione di Como S.Giovanni offre corse più rapide fino a tarda sera ma è leggermente più decentrata.
Il treno corre anche lungo tutta la sponda orientale del lago, da Lecco a Colico (linea Milano-Lecco-Colico-Sondrio).
Orario online di tutte le stazioni.
- In auto: l’autostrada A9 Milano-Como è percorribile in mezz’ora. Lecco è collegata a Milano dalla strada statale 36.
- In aereo: i vicini aeroporti milanesi di Malpensa e di Linate.

 

* COME MUOVERSI

Non è consigliato percorrere le strette strade lacustri con camper, roulotte e pullman granturismo. Si usa il battello, l'auto e la moto (la bicicletta sulle lunghe distanze è consigliata solo per gli appassionati). Sono da mettere in conto code e rallentamenti.

 

* METE PRINCIPALI

Le mete indispensabili per un primo approccio col Lario sono cinque: Como, Bellagio-Villa Melzi, Tremezzo-Villa Carlotta, Lenno-Villa Balbianello, Varenna-Villa Monastero, Menaggio.

 

* ITINERARI ALTERNATIVI
Sono gli itinerari ubicati nei luoghi meno famosi. Ce ne sono a decine: la Strada Regia, il Sentiero del viandante, la passeggiata alta da Urio a Laglio, il giro delle tre chiese di Pognana, ecc. Sono belli proprio perché nascosti e bisogna saperli trovare!

 

 

 

 

 

 

* COMO

E’ una città di 85.000 abitanti che conta tremila anni di storia. E' capoluogo di provincia, sede universitaria e centro industriale. La seta tessuta a Como è una delle più prestigiose. Confina direttamente con la Svizzera e dista 40 km da Milano.
Le potenzialità della città sono immense ma il carattere degli abitanti fatica a coniugare l'accoglienza turistica con la tradizione industriale lombarda. La storia ha voluto che il turismo si concentrasse nei paesi del lago, non nel capoluogo. Di conseguenza, l'organizzazione, l'arredo urbano e la mentalità necessitano ancora di alcuni progressi.
I punti di accoglienza turistica sono tre. Il primo si trova esattamente sotto i portici della Cattedrale, in Piazza del Duomo (aperto anche la domenica). Il secondo si trova in Piazza Cavour 17 (aperto anche la domenica). Il terzo è ubicato nella stazione ferroviaria S.Giovanni.

Principali attrattive del centro

La città diede i natali a Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane (illustri personalità dell'antica Roma), Alessandro Volta (inventore della pila, primo generatore di energia elettrica), Cosima Liszt Wagner (figlia di Franz Liszt e moglie di Richard Wagner) e Antonio S.Elia (massimo esponente dell'architettura Futurista). Como è una delle capitali dell'architettura Razionalista e il suo Duomo è tra le maggiori cattedrali del nord Italia. Di grande interesse sono anche la medievale piazza S.Fedele, Porta Torre, le antiche mura di difesa, Piazza Verdi coi tre monumenti adiacenti (Palazzo Terragni, il Teatro Sociale e l’abside del Duomo). Fuori dalle mura si trova la Chiesa di S.Abbondio (video), una delle più belle basiliche italiane in stile Romanico.
Il Duomo è vicino a Piazza Cavour, la piazza che divide letteralmente la sponda occidentale da quella orientale del lago. La riva di levante gode il tramonto del Sole e conduce alla passeggiata di Villa Geno coi ristoranti all'aperto, la funicolare e le Ferrovie Nord Milano, mentre la riva di ponente conduce ai giardini pubblici e ad altri monumenti di notevole rilevanza: il Tempio Voltiano (il museo che custodisce i cimeli di Alessandro Volta), il Monumento ai Caduti (capolavoro mondiale del Futurismo) e Villa Olmo. La passeggiata di Villa Olmo col relativo parco è il punto più romantico della città, specie di sera.

Come muoversi

Il centro si gira tutto a piedi.
Bike Sharing: le stazioni comunali delle biciclette a noleggio sono una decina ma occorre munirsi di abbonamento (ci si può abbonare all’ufficio di Via Volta 45 o direttamente in albergo). Nelle mattine soleggiate è bello percorrere in bici la riva che raggiunge Villa Olmo e Tavernola.
- Autosili in centro: Centro lago (Via Recchi angolo via S.Elia, aperto 24 ore, 515 posti) - Valduce (Viale Lecco, aperto 24 ore, 515 posti) - Comunale (Via Auguadri, chiuso di notte, 800 posti e noleggio bici) - Università (Via Castelnuovo vicino all'università, aperto 24 ore, 450 posti).
- Autosilo a basso costo, fuori dal centro con collegamento bus ogni 5 minuti : Valmulini (Via Napoleona con deviazione in Via Mulini, chiuso di notte, 630 posti, 2.50 euro tutto il giorno).
Autobus: la stazione dei bus si trova in Piazza Matteotti, davanti alla stazione ferroviaria Como Lago. E' attivo il nuovo sistema di biglietto elettronico. I biglietti cartacei sono acquistabili in Piazza Matteotti e in alcuni bar; si possono fare anche a bordo.
- Posteggi camper attrezzati: sono due, costano 50 centesimi all'ora e sono dotati di pozzetto per lo smaltimento delle acque/allacciamento elettrico. Uno si trova in centro città, in via Aldo Moro. L'altro si trova in via Brennero, a Tavernola, a pochi km dal centro. Non sono in riva al lago.

Itinerari

- Centro storico e shopping. Comprende Piazza Cavour, Piazza Duomo, Piazza Verdi, Piazza Volta, Piazza S.Fedele, le mura medievali e le vie dei negozi (Via Vittorio Emanuele, Via Luini, Via Cesare Cantù e le antiche Via Vitani e Via 5 Giornate). In Piazza Duomo, l'ultimo piano del maxi-store Coin ha una terrazza panoramica estiva con vista sulla Cattedrale. I negozi sono aperti tutti i giorni tranne la domenica.
- Giro in motoscafo nel primo bacino, costeggiando le ville di Cernobbio e di Blevio, con partenze da Piazza Cavour. Durata: un’ora.
- Crociere di linea in battello (partenze da Piazza Cavour).
- La funicolare che sale al paese di Brunate (715 metri). Da Brunate è possibile proseguire a piedi o in autobus fino al Faro Voltiano (aperto tutto l'anno nei weekend), da cui nelle giornate limpide si gode una vista che spazia dai grattacieli di Milano al Monte Bianco (orari autobus Brunate-Faro Voltiano).
- Idrovolanti dell'Aero Club (non si effettuano giri turistici ma volendo si può chiedere di fare un giro "di prova").

- Musei:
- Il Tempio Voltiano dedicato ad Alessandro Volta e vistato da Albert Einstein, in Viale Marconi 1.
- Il Museo Storico e il Museo Archeologico Giovio, in Piazza Medaglie d'Oro 1.
- La Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, in Via Diaz 84.
- Il Museo della Seta, in Via Castelnuovo 9.
- Villa Olmo è sede di grandi mostre estive.
Per maggiori informazioni: Musei Civici di Como
- Passeggiate in collina:
- Il Castel Baradello, sulla cima di un colle alto 430 metri con partenza da Piazza San Rocco o Piazza Camerlata. Visita alla torre del castello il sabato e la domenica da aprile a settembre.
- Il Monte Croce, una collina alta 500 metri da cui si gode uno dei più spettacolari paesaggi urbani d'Europa. Partenza dalla chiesa di S.Abbondio direzione Croce di S.Eutichio.
Per maggiori informazioni: itinerari nella Spina Verde.
- La villetta di George Clooney è situata a Laglio, a circa 10 km da Como; i ciclisti possono percorrere questa distanza lungo la strada vecchia Regina.

Clima e abitudini

Il clima è di tipo continentale temperato, umido, con estati calde e inverni freddi. La neve è una sporadica ma costante manifestazione annua.
In estate la gente si riversa verso il lago mentre in inverno si ritira nel centro storico (specie durante lo spettacolo del Magic light festival di dicembre). Nel pomeriggio la città è sempre affollata per lo shopping, specie il sabato.
I locali notturni sono pochi e le serate in centro sono tranquille.

Info turistiche del Comune: Comune di Como.

 

 

 

 

 

* PER UNA PRIMA VISITA IN GIORNATA, SENZA AUTOMOBILE

Sarebbe più utile fermarsi almeno una settimana, pernottando nelle località del centro lago; questo permette di trovarsi a breve distanza da tutti i punti più interessanti, recandosi una volta a Como con l'aliscafo per fare shopping (non di domenica) e vedere i monumenti cittadini; l'alto lago è per gli amanti di campeggi e windsurf. Ma chi arriva da Milano e intende dedicare una sola giornata al Lario può visitare velocemente Como e almeno una località del centro lago, solitamente Bellagio.
Itinerario: dopo la mattinata trascorsa in città, si prende il battello di linea delle ore 12.00 (eventuale piroscafo a ruote) con arrivo a Bellagio alle 13.50 circa. Al ritorno si prende l’aliscafo (corsa rapida). Treni di ritorno a Milano fin dopo le 21.00 partendo dalla vicina stazione di Como Lago (con arrivo a Milano Cadorna), oppure dopo le 22.00 partendo dalla Stazione S.Giovanni.

- Se si desidera restare in città senza comunque rinunciare al lago, dopo la visita del centro storico, di Villa Olmo e la classica salita in funicolare, è possibile effettuare un giretto di un’ora nel primo tratto di lago, costeggiando in motoscafo alcune ville tra cui Villa d’Este (partenze regolari da piazza Cavour). In alternativa, si possono visitare i paesi di Cernobbio e di Torno imbarcandosi sui frequenti battelli di linea (solo 15 minuti di navigazione).

 

- Due giorni: l'eventuale secondo giorno può essere dedicato a due delle seguenti tappe: Tremezzo-Villa Carlotta, Varenna-Villa Monastero, Lenno-Villa Balbianello. Sono tutte raggiungibili col battello in circa un'ora e mezza di navigazione da Como (meno di un'ora con l'aliscafo).

 

 

 

* PER UNA PRIMA VISITA IN GIORNATA, IN AUTOMOBILE O MOTO

Con l'automobile, in giornata è possibile visitare velocemente Como e percorrere entrambe le sponde del ramo di sud-ovest. Nota negativa: i posteggi sono pochi e il pericolo di trovarsi imbottigliati in qualche coda è frequente. La moto è senza dubbio il mezzo ideale.
Itinerario: da Como a Menaggio, a Menaggio trasbordo sul car-ferry per Bellagio, ritorno a Como da Bellagio. Soste a: Laglio (villetta Clooney), Brienno (antico paese con le case sull’acqua), Ossuccio (campanile di S.Maria Maddalena davanti all’Isola Comacina), Lenno, Tremezzo. Le ville visitabili si trovano a: Lenno (Villa Balbianello), Tremezzo (Villa Carlotta), Bellagio (Villa Melzi). Visti i tempi stretti, è necessario scegliere solo alcune di queste località.
Nel ritorno, la strada Bellagio-Como è più solitaria. Breve sosta lungo il dirupo dei Sassi Grosgalli, prima di Lezzeno: una piazzola permette di fermarsi sopra Villa Lucertola per godere lo splendido panorama. La tappa successiva è Nesso, con discesa a piedi lungo la scalinata che fiancheggia l’orrido e il fiabesco ponticello. Se resta ancora del tempo: sosta a Careno (posti auto inesistenti) e Torno. Il riflesso del tramonto accompagna il tragitto lungo tutta questa sponda.

 

- Due giorni: pernottando a Como, si consiglia di tenere la sponda ovest il primo giorno, e la sponda est il giorno seguente.
Il mattino del primo giorno è dedicato sempre al capoluogo, con successiva partenza verso Menaggio. Dopo la visita di Villa Carlotta oppure di Villa Balbianello, a metà pomeriggio si può salire in alto lago fino alla spiaggia di Pianello, con sosta al pittoresco borgo di Rezzonico.
Il secondo giorno si risale la costa est verso Bellagio (sosta all'orrido di Nesso), si visita Bellagio posteggiando l'auto in paese, quindi si prende il battello per visitare Varenna (15 minuti di traversata).

 

- Tre o più giorni: Lecco, la Svizzera (Lugano, Morcote, il lago Ceresio).

 

 


* IL GIRO DEL LAGO: 170 KM IN AUTO O MOTO

Per le distanze e la quantità di attrattive, il più bel lago del mondo non può essere visitato tutto in una volta. Comunque, se siete in moto e vi piace viaggiare “on the road”, questa è la vostra gita, a patto di fermarvi almeno una notte per avere il tempo di visitare qualcosa!
Itinerario: Como-Colico-Lecco-Bellagio-Como. Si consiglia di prendere le vecchie strade costiere, non le gallerie o le strade di scorrimento veloce.
Le tappe potenziali sono: Como, Cernobbio, la villetta di Clooney a Laglio, Brienno, il campanile di Ossuccio di fronte all’Isola Comacina, Lenno-Villa Balbianello, Tremezzo-Villa Carlotta, Menaggio, Rezzonico, le spiagge di Pianello e di Dongo, i fiumi Mera e Adda, Colico, Corenno Plinio, Dervio, l’orrido di Bellano, Varenna-Villa Monastero, la sede della Moto Guzzi a Mandello, Lecco, le spiagge di Onno, Bellagio-Villa Melzi, l’orrido di Nesso, Careno, Torno.
- Deviazione panoramica in montagna: Bellagio direzione Canzo, Madonna del Ghisallo.

 

 

 

 

 


* PASSEGGIANDO PER MILANO

Una guida del Lario non sarebbe completa senza un itinerario di visita nella metropoli. Le due realtà si attraggono a vicenda: da una parte l'incanto della natura, dall'altra il ritmo pulsante della vita, antidoto al provincialismo e punto di riferimento per tutti.
Milano nasconde al suo interno un potere che si esercita su gran parte d'Italia, ma l'aspetto esteriore è quello di un vivace passeggio per la gioia di vedere, di comperare o di incontrarsi (citazione dalla "Guida d'Italia" del Touring Club). Camminando per le strade, il visitatore resta colpito dall'assenza di un centro storico definito, sostituito da un'architettura variegatissima, aperta a qualsiasi cambiamento. Non si deve visitare Milano con l'idea di trovarvi esclusivamente il "vecchio", ma con l'idea di trovarvi anche tutto il resto. In effetti, la metropoli lombarda è estranea all'immagine antica e pittoresca che circonda le altre città italiane. Come diremo nella pagina delle fotografie, il patrimonio storico è nascosto dietro "l'ansia del presente", al centro di uno dei cuori produttivi d'Europa, sottraendo quel sapore folk e un po' ingenuo che sempre suscita simpatia. Milano paga dunque il prezzo dell'impopolarità, in Italia più che all'estero, diventando ingiustamente lo stereotipo del "brutto": cattiva, moderna, lontana dal mare, afosa d'estate e gelida d'inverno. Eppure, occorre ricordare che accanto ai grattacieli si nascondono tesori d'arte di valenza universale, che è l'unica città del Bel Paese a stare in linea con l'Europa, che nelle vicinanze ci sono le meraviglie dei laghi, che ha un ruolo nel mondo anche senza il bisogno di appoggiarsi al passato.
Il mezzo consigliato per il viaggio è senza dubbio il treno (in auto è facile perdersi nel labirinto delle strade e dei sensi unici). Come già detto, la stazione più comoda è quella di Como Lago, che in un'ora conduce al capolinea di Piazza Cadorna.
Orario cartaceo.
Orario online di tutte le stazioni.
Durante il tragitto, il treno attraversa l'estremità settentrionale della Pianura Padana - la Brianza - funzionando come una metropolitana di superficie che ferma in tutte le stazioni. Tra i quartieri periferici della "città infinita" c'è ancora spazio per i campi coltivati (tra Lomazzo e Saronno) e per il bosco del Parco del Lura.
Milano non può essere visitata in un solo giorno, pertanto un itinerario di massima è pensabile soltanto per via ipotetica. Proponiamo un itinerario principale (A), segnalando tre eventuali deviazioni in colore blu. L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, S.Ambrogio e i Navigli sono trattati nell'itinerario B. Il tour dei grattacieli riguarda l'intinerario C.
- Attrezzatura: una carta stradale, comode scarpe da ginnastica e tanta voglia di camminare!
- Periodo: tutto l'anno tranne agosto, quando i negozi sono chiusi, a meno che si desideri osservare una Milano insolitamente tranquilla. L'autunno è la stagione migliore per lo shopping, specie sotto Natale, ma anche il freddo gennaio è consigliabile per i saldi. Evitare i periodi più afosi dell'estate. La festa cittadina si tiene il 7 dicembre, S.Ambrogio, con l'inaugurazione della Stagione d'Opera della Scala e la fiera degli Oh Bej.
- Sconti e convenzioni: esistono biglietti cumulativi per la visita a tutti i Musei Civici, della durata di tre giorni (Biglietto 3 giorni) o di un anno (MuseoCard), acquistabili anche online senza obbligo di stampa. Informarsi presso: Portale del turismo.
- Trasporti urbani: si dividono in metropolitana, tram e autobus. Il biglietto è unificato e si acquista presso bar, edicole di giornali e distributori automatici. Dura 75 minuti. E' possibile acquistare biglietti turistici della durata di 24 o 48 ore. Sono comprese le tratte ferroviarie urbane gestite da Trenord (ferrovie suburbane). Informarsi presso: ATM, Azienda Trasporti Milanesi.
- Giri turistici sui bus panoramici: informazioni presso City Sightseeing Milano.
- Altre info: Portale del turismo, Milano by night.
- Previsioni meteo: Meteo Milano.

 


ITINERARIO PRINCIPALE (A): CADORNA - DUOMO - SCALA - CORSO BUENOS AIRES.
E' il classico percorso dello shopping e di alcuni importanti monumenti. Attraversa il centro da ovest a nord-est.
Dalla stazione di Piazza Cadorna ci portiamo verso il Castello Sforzesco, visibile sulla sinistra, al cui centro si apre la piazza d'armi fortificata. Il Castello custodisce al suo interno una decina di mostre permanenti, come il Museo degli Strumenti Musicali, il Museo delle Armi e la Raccolta di Arte Antica (tra cui la Pietà Rondanini di Michelangelo). A nord si estende il Parco Sempione, dove si trovano l'Acquario e la Torre Branca, alta 108 metri, con vista mozzafiato sulla città. Il vasto parco è delimitato dall'Arco della Pace di Napoleone. A sud, il Castello si affaccia su Largo Cairoli, in cui si innesta l'elegante e pedonale Via Dante. Dietro le facciate splendidamente decorate di Piazza Cordusio si nascondono istituti di credito e assicurazioni, a poca distanza dalla sede della Borsa. A Milano è difficile distinguere il turista in senso stretto da chi viaggia per lavoro, e ogni giorno centinaia di brokers si confondono con la babele dei turisti diretti al Duomo, magari approfittando di una pausa mordi e fuggi nei locali del Cordusio.

- DEVIAZIONE 1: Il quartiere degli Affari e l'Ambrosiana.
La Borsa Valori si trova in Piazza degli Affari, raggiungibile sulla destra di Via Dante imboccando Via Casati-Via Negri; è ubicata a Palazzo Mezzanotte, davanti al quale sorge la curiosa scultura di Maurizio Cattelan, un'enorme pugno col dito medio alzato: gesto diretto al popolo o al "capitale"? Sotto Piazza Affari ci muoviamo nel cuore finanziario italiano, tra gli imponenti edifici barocchi di Piazza Edison e - visibile in fondo a Via S.Maria Segreta - Casa Broggi.
Prendendo Via Armorari si arriva in Via Cesare Cantù, dove sulla destra sorge il Museo dell'Ambrosiana, che espone alcuni capolavori di Leonardo, Caravaggio, Tiziano e Raffaello. La Biblioteca Ambrosiana si affaccia sul retro, in Piazza S.Sepolcro, e custodisce 45.000 libri tra cui il Codice Atlantico di Leonardo e il Virgilio appartenuto a Petrarca.

Via Dante confluisce in Via Mercanti e nell'adiacente Piazza Mercanti, unico spazio medievale di Milano e antico centro del commercio, dove segnaliamo il Palazzo della Ragione (il cui piano superiore è formato da un unico salone ampio 1000 m2), la Loggia degli Osii e il Palazzo delle Scuole Palatine. Giungiamo quindi in Piazza Duomo. Non possiamo rinunciare alla visita alle terrazze, sul tetto della Cattedrale, da cui nelle giornate limpide si gode la vista delle Alpi incorniciate dalle guglie gotiche e dai grattacieli. Sul lato meridionale della piazza si trovano i musei di Palazzo Reale, mentre l'Arengario è sede del Museo del Novecento. Di fianco, il 15° piano del grattacielo Martini vanta la terrazza panoramica più esclusiva di Milano (aperta in occasione di eventi). Sul lato nord della piazza si apre invece l'imboccatura della Galleria Vittorio Emanuele, splendido salotto cittadino. In occasione di Expo 2015 è stato creato un percorso sopraelevato sul tetto di questa costruzione, intorno alla cupola in vetro e ferro battuto risalente all’800 (l’accesso agli ascensori si trova in Via Pellico 2). La Galleria sbuca davanti al Teatro alla Scala e a Palazzo Marino, sede del Comune. Il tempio universale della musica non è visitabile fuori dai concerti ma è sempre aperto l'annesso museo. A Palazzo Marino si tengono mostre d'arte itineranti.

- DEVIAZIONE 2: Brera e dintorni.
Dalla Scala, imbocchiamo Via Case Rotte e poi Via Omenoni, passando davanti alle statue cinquecentesche di Palazzo Omenoni (Via Omenoni 3) e raggiungendo Palazzo Belgioioso. Di seguito, in Via Morone si trova la Casa-Museo di Alessandro Manzoni. Allo sbocco con Via Manzoni, al civico 10 incontriamo Palazzo Anguissola, pronipote del governatore di Como Giovanni Anguissola, costruttore della villa Pliniana, mentre al numero 12 si trova la Casa-Museo Poldi Pezzoli, ricchissima collezione d'arte privata (visitabile) che conserva opere di Michelangelo, Canaletto, Botticelli, Hayez e molti altri artisti. Tornando alla Scala, sulla sinistra, in Via Clerici sorge il palazzo di Giorgio Clerici, costruttore di Villa Carlotta a Tremezzo, con la Galleria degli Arazzi affrescata da Tiepolo. A destra del teatro, invece, imboccando Via Verdi si raggiunge Via Brera, antico quartiere "bohemien" di Milano. L'angolo tra Via Verdi e Via Manzoni era occupato nell'800 dal celebre Caffé Cova (oggi trasferito in Via Montenapolone), frequentato da insigne personalità della cultura e dai patrioti risorgimentali. Salendo per Via Brera, all'angolo con Via Monte di Pietà visse saltuariamente Alessandro Volta; al n.6 trascorse i suoi ultimi anni Giacomo Puccini, mentre al n.11 dimorò Carlo Dossi, scrittore appartenente alla "Scapigliatura". Più oltre si trova l'Accademia di Brera. L'Accademia racchiude al suo interno la Pinacoteca di Brera (una delle più importanti raccolte di pittura in Italia) e il giardino dell'orto botanico. Dall'osservatorio di Brera, l'astronomo Schiapparelli scoprì per la prima volta i canali di Marte, da cui il mito dei "marziani" (Museo Astronomico e Orto botanico di Brera). Brera e Via dei Fiori Chiari sono uno dei paradisi della vita notturna, che con Piazza del Carmine e le vie limitrofe formano un residuo del frammentato centro storico milanese.
Ritorno al Duomo.

- DEVIAZIONE 3: a sud di Piazza Duomo.
Via Arcivescovado conduce al Palazzo Arcivescovile col bellissimo chiostro, nei pressi di Piazza Fontana (unica fontana rinascimentale della città). In Via Larga, l'imponente scorcio della Torre Velasca meriterebbe da sola una rassegna fotografica; questo grattacielo è unico per la sua forma a fungo e fu la prima costruzione simbolo della nuova Italia, risorta dalle ceneri della 2° guerra mondiale. Dalla Velasca si raggiunge Piazza Missori, di aspetto moderno pur essendo vicina al Duomo (molti quartieri antichi furono sventrati dai piani regolatori o distrutti dai bombardamenti del 1943). Si prosegue in Piazza S.Alessandro, dominata dalla scenografica chiesa, mentre la vivacissima Via Torino è un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto, regno del casual e della moda giovane. Percorrendo Via Torino verso sud si può raggiungere il complesso di S.Lorenzo (che però tratteremo nell'itinerario B), mentre verso nord si sbocca nuovamente in Piazza Duomo.

Da Piazza Duomo ci portiamo nel pedonale Corso Vittorio Emanuele, splendente di negozi e di locali fino a tarda sera. Meritano una visita i maxi-store a 8 piani della Rinascente e dell'Excelsior, quest'ultimo situato nella Galleria del Corso. La Rinascente ha un ristorante panoramico con vista sulle guglie della Cattedrale, a poca distanza dalla fascinosa Terrazza Aperol, per un aperitivo in perfetto stile glamour (la troviamo di fianco alla Galleria Vittorio Emanuele). Superato il colonnato di S.Carlo al Corso si raggiunge Piazza S.Babila. Palazzi di gusto razionalista dominano la piazza, che con Corso Matteotti e Corso Europa contribuisce a creare quell'effetto generalmente moderno, un po' littorio, un po' statunitense, infossando la chiesetta di S.Babila in una lotta tra antico e moderno. All'angolo con Via Durini sorge il maxi-store Brian & Barry Building, 12 piani di vetrine, anch'esso dotato di ristorante panoramico, ennesimo paradiso per gli amanti dello shopping; qui si possono trovare gioielli dal valore di...500.000 euro. Poco oltre, al civico 20 di Via Durini troviamo la casa del direttore d'orchestra Arturo Toscanini, mentre tornando in S.Babila si imbocca Via Montenapoleone, nel "quadrilatero della moda", coi negozi più esclusivi d'Italia. Al termine di Montenapoleone si guadagna Via Manzoni. Giuseppe Verdi morì qui, all'Hotel et de Milan (civico 29). All'angolo con Via Bigli si trova la casa della contessa Maffei, massimo salotto culturale italiano di metà Ottocento. Via Manzoni termina sotto gli archi di Porta Nuova, da cui, volendo, si può proseguire in Via Manin 21-23, dove sorge il palazzo di Francesco Melzi d'Eryl, costruttore di Villa Melzi a Bellagio. Di fronte, Palazzo Dugnani è sede del piccolo Museo del Cinema, mentre proseguendo in Piazza Stati Uniti d'America sorge la Ca' Brutta, emblema del movimento architettonico "Novecento". Poco distante verso nord si estende la zona dei grattacieli, che tratteremo nell'itinerario C.
Tornando in Via Manzoni si imbocca Via della Spiga, non meno esclusiva di Via Montenapoleone. Nella traversa di Via Gesù 5 è da segnalare il Palazzo-Museo Bagatti Valsecchi, mentre in Via S.Andrea 6 gli appassionati di moda e costumi antichi possono visitare il Museo Costume Moda e Immagine di Palazzo Morandi.
Raggiungiamo finalmente Corso Venezia. Voluto da Napoleone come spazio dedicato alle parate militari e al "passeggio pomeridiano" in carrozza, Corso Venezia è caratterizzato da severi palazzi stile Liberty, tra cui il Serbelloni al n.16 (gli stessi Serbelloni che costruirono la villa di Bellagio), il Rocca Saporiti al n.40, il Castiglioni al n.47 e il Bovara al n.51 (residenza di Stendhal). Prima, al n.10 sorge la piccola Casa Fontana Silvestri, unica dimora rinascimentale. A metà del corso troviamo i giardini pubblici col Museo di Storia Naturale e il Planetario. Una breve deviazione in Via Palestro permette di ammirare la neoclassica Villa Reale col grazioso laghetto, identica a molti palazzi parigini (oggi sede del Museo di Arte Moderna). A destra, invece, attraverso l'arco di Via Salvini, la zona di Piazza Duse-Via Cappuccini-Viale Majno è una delle più interessanti del Liberty milanese, ricco di splendidi palazzi Art déco (in Via Barozzi c'è un giardinetto privato dove vivono alcuni fenicotteri rosa). Alla fine di Corso Venezia si allunga la grandiosa prospettiva di Corso Buenos Aires, una delle arterie commerciali più ricche del mondo; vi si trovano centinaia di negozi per shopping a medio e basso costo (in autunno, dopo il tramonto, lo spettacolo delle luci regala al corso un fascino particolare). Nei secoli passati, l'altezza degli edifici era stata scelta per permettere la vista del Monte Resegone, vicino a Lecco, oggi nascosta dalla crescita urbana (si chiamava "servitù del Resegone"). Giunti all'altezza di Piazza Lima o di Piazzale Loreto, il ritorno a Cadorna è assicurato dal metro della linea rossa (n.1, direzione "Bisceglie").

 


ITINERARIO B: L'ULTIMA CENA - S.AMBROGIO - S.LORENZO - NAVIGLI.
Questo tragitto riguarda alcuni monumenti di importanza capitale, che però hanno il difetto di trovarsi lontani dal Duomo e dalle vie più eleganti. E' indicato per chi cerca la Milano "vecchio stile", le cui viuzze sono purtroppo asfaltate e aperte alle auto. Consigliato solo dopo aver percorso l'itinerario A.
Dalla stazione di Piazza Cadorna ci portiamo dapprima in via Carducci, poi in Corso Magenta. L'abside della chiesa di S.Maria delle Grazie appare nella sua grandiosa bellezza, dove in una cripta si trova il dipinto più famoso del mondo: L'Ultima Cena di Leonardo da Vinci (orari e prenotazioni). Proprio di fianco alla chiesa, nella Casa degli Atellani, si apre un favoloso giardino storico, magnificamente rimesso a nuovo nel 2015: la Vigna di Leonardo; in esso è ancora presente la vigna da dove Leonardo da Vinci era solito mangiare l'uva. Dopo la visita, torniamo indietro e proseguiamo fino al civico 15 di Corso Magenta: qui sorge la chiesa di S.Maurizio al Monastero Maggiore, tipico esempio di gioiello d'arte milanese sottovalutato. E' chiamata la "Cappella Sistina lombarda", con gli splendidi affreschi di scuola leonardesca (tra cui Bernardino Luini) che ricoprono le pareti e il soffitto. Subito dopo si trova il Museo Archeologico, nel cui cortile interno si alzano due torri di epoca romana erette dall'imperatore Massimiano: la torre di Ansperto e la torre-campanile di S.Maurizio, entrambe visitabili, uniche superstiti delle mura romane della città (si tratta del periodo in cui Milano fu capitale dell'Impero Romano d'occidente, a partire dal 286 d.C.). Usciti dal Museo, tornando in Largo Enzo Tortora, sull'altro lato della strada si nota Palazzo Litta (secolo XVII, oggi sede di un teatro) scendendo quindi per Via Nirone. Gli appassionati di rovine romane non possono mancare i piccoli ruderi del Palazzo Imperiale di Massimiano, imboccando a sinistra Via Ansperto fino all'angolo con Via Brisia, mentre i meno interessati proseguono per Via Nirone girando a destra in Via S.Valeria. Al termine di questa via incontriamo due eccezionali complessi: a sinistra si entra nel chiostro dell'Università Cattolica (visitabile nei giorni feriali), mentre davanti si trova l'abside della Basilica di S.Ambrogio, patrono della città. Aggiriamo dunque S.Ambrogio attraversando il giardino del Monumento ai Caduti (aperto mercoledì, sabato e domenica) ed entriamo in quella che è la chiesa più antica della Lombardia, simbolo della città, risalente al IV secolo.

- DEVIAZIONE: Il Museo della Scienza.
Davanti a Piazza S.Ambrogio, tra Via Carducci e Via S.Vittore, si innalza il fiabesco Castello Cova (gemello di Villa La Gaeta sul lago di Como), oltre il quale - in Via S.Vittore 21 - entriamo al Museo della Scienza e della Tecnica. Ubicato in un monastero del '500, si tratta di un'esposizione di rinomanza mondiale, con 50.000 m2 di superficie e mezzi di trasporto visitabili, dal ponte di comando di un transatlantico alle locomotive a vapore, dal sottomarino Toti ai simulatori di volo.

Tornati a S.Ambrogio, sull'altro lato della piazza si aprono gli archi della Pusterla, mentre all'imbocco di Via Lanzone si trova una lapide che ricorda l'abitazione del poeta Francesco Petrarca. Procediamo in Via Lanzone e incontriamo ancora due reperti: la chiesetta di S.Bernardino e - al civico 2 - Palazzo Visconti (XVI secolo). In Via Circo sopravvive tristemente il mini-rudere di un Circo romano del III secolo. L'itinerario continua in Via Cappuccio, dove al numero 3 si nasconde il bellissimo Chiostro delle umiliate (residuo di un convento, purtroppo non sempre visitabile e racchiuso in Palazzo Litta Biumi). Giriamo a destra per Via S.Orsola e guadagnamo l'antica Piazza Borromeo. Evitiamo la Pinacoteca Ambrosiana (già trattata nell'itinerario A) e imbocchiamo Via S.Maurilio col cinquecentesco Palazzo Greppi (civico 19). A questo punto, Via Torino ci riporta nella vita rutilante della città, dove la sfilata dei negozi confluisce in Largo Carrobbio. Con gli occhi sempre puntati sulla mappa deviamo in Corso di Porta Ticinese, dove ci aspetta un complesso monumentale di straordinario valore: S.Lorenzo Maggiore. Il complesso è formato dalle colonne romane (unico grande reperto romano milanese) e dalla Basilica di S.Lorenzo, prima chiesa costruita a pianta centrale nella storia della cristianità. A lato, i tipici archi di pietra segnavano il confine della città vecchia, con la turrita Porta Ticinese Medievale. E' questa una zona relativamente verde, almeno per gli standard milanesi, ormai prossima al quartiere dei Navigli. In Via De Amicis 17 si accede al Parco dell'Anfiteatro (chiuso la domenica), coi ruderi di un teatro romano da 35.000 posti e alcuni esemplari di alberi pregiati, mentre i giardini Giovanni Paolo II (dietro Corso di Porta Ticinese) conducono alla Chiesa di S.Eustorgio, che nel Medioevo conservava le spoglie dei Re Magi (poi trafugate come bottino di guerra da Federico Barbarossa). Sulla pedonale Piazza XXIV Maggio si affaccia la Darsena, rarissimo specchio d'acqua del paesaggio urbano, riqualificato in occasione di Expo 2015 e adibito a luogo di relax. E' un piccolo lungofiume con rimessaggio barche, tavolini all'aperto e passeggiata alberata. Tappa d'obbligo è una camminata lungo il Naviglio Grande, che nelle serate estive diventa uno dei paradisi della vita notturna. Ritorno in tram (linea 3), da Piazza XXIV Maggio a Duomo.

 

 

ITINERARIO C: I GRATTACIELI.
In Italia, Milano è la "stella polare" per gli amanti del modernismo. Due sono i quartieri di maggiore suggestione architettonica: a nord Porta Nuova, a ovest City Life, ancora in costruzione (vedi anche il catalogo fotografico di Milano Panoramica).
Porta Nuova si trova tra la Stazione Centrale e la stazione di Porta Garibaldi, così che arrivando col treno in uno di questi terminal si è già praticamente arrivati. E' raggiungibile dalla stazione di Piazza Cadorna col metro verde della linea 2. Dal Duomo: metro giallo linea 3.
- A piedi verso Porta Nuova: si parte dallo storico Corso Garibaldi, che una volta segnava l'inizio della strada verso Como. Vi si trovano negozi di antiquari e vestigia della Milano che fu, mentre le vette dei nuovi edifici spuntano in lontananza a ricordarci il tempo che incalza. Piazza XXV Aprile plasma un felice contrasto tra i grattacieli e l'antica Porta Garibaldi (ex Porta Comasina), sulla quale è incisa una lapide che ricorda le guerre medievali tra Milano e Como. Oltre la Porta si apre Corso Como, pieno di ristoranti e discoteche, cuore pulsante della movida milanese; alla sera è facile incontrare i divi della high society, modelle, calciatori, star del piccolo schermo, intenti a divertirsi accanto ai businessman del Cordusio, facili prede di paparazzi come il "palestrato di Corso Como" (al secolo Fabrizio Corona). Sopra questo mondo sofisticato si ergono i palazzi della nuova Milano, che nei primi anni 2000 ha impegnato il più imponente cantiere edilizio d'Europa. Il risultato è un parco urbano di verde e di cemento, centro di aggregazione per tutti e aperto a chiunque creda nel futuro. Qui troviamo la Torre Unicredit (alta 231 metri), la Torre Solaria (143 metri, il più alto edificio residenziale d'Italia), la scintillante Torre Diamante (140 metri), il Bosco verticale (111 metri e coperto di alberi, definito dall'International Highrise Haward come il grattacielo più innovativo del mondo nel 2014).
Questi palazzi sono uniti da piste ciclabili e giardini, tra cui la Biblioteca degli alberi (non ancora completata), progettata da una paesaggista olandese e dotata di alberi di vario genere raggruppati in percorsi didattici, fiori, campi di ortaggi, la "casa delle farfalle", giochi e fontane.
Un po' più scostati si elevano il Palazzo Lombardia (160 metri, nuova sede della Regione, visitabile tutte le prime domeniche di ogni mese) e lo storico grattacielo Pirelli (127 metri e ancora oggi campione di eleganza, prototipo di numerosi grattacieli tra cui il MetLife di New York). Ai piedi del "Pirellone" troviamo la colossale mole della Stazione Centrale, curiosa miscela di eclettismo, liberty e littorio, da cui ha inizio l'altrettanto colossale via Vittor Pisani, di gusto statunitense e affollata di palazzi moderni. Merita un cenno l'hotel di lusso Principe di Savoia, costruito in grandioso stile Liberty. Via Pisani scende verso il centro città e si apre in Piazza della Repubblica, la più vasta piazza di Milano, pure circondata da alti edifici come la Torre Breda (117 metri).
- City Life.
Questo nuovo quartiere ha preso vita a nord di Piazzale Giulio Cesare e occupa il sedime della vecchia Fiera Campionaria, oggi trasferita a Rho-Pero in periferia. Si tratta di tre grattacieli dalle forme bizzarre, al centro di un'area verde che a lavori ultimati formerà una delle maggiori aree pedonali del continente, con 5 km di piste ciclabili. Il primo edificio è la Torre Isozaki (il dritto, alta 242 metri, la più alta d'Italia), il secondo è la Torre Hadid (il curvo, di forma tortile, alta 175 metri, oggi in costruzione), il terzo è la Torre Libeskind (lo storto, alto 150 metri, in fase progettuale). Libeskind ha detto che City Life rappresenta Milano quale "porta d'Europa".

 

 

 

 

 

 

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Le foto sono scattate con una Olympus SP-510UZ e una Olympus SH-21 digitali (i ritocchi a computer si limitano alla regolazione delle inquadrature e delle luminosità, a parte alcuni effetti "acquerello" creati con Photoshop). I dipinti sono stati realizzati con una tecnica mista di acquarello e matita colorata su carta F4. I filmati che appaiono in successione all'inizio della pagina dei video hanno le musiche autorizzate da Youtube o sono comunque libere da copyright.
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