Bellano

Carrugi genovesi caratterizzano il nucleo storico di Bellano, importante centro della sponda lecchese del lago.

Botteghe aperte sui vicoli.

A destra: la casa natale dello scrittore Tommaso Grossi, amico di Manzoni e ammirato da Stendhal.
Scrisse tra gli altri I lombardi alla Prima Crociata, da cui l'opera di Verdi.

Esposizione di alcuni modellini di piroscafi lariani.

Bellano conta circa 3.500 abitanti, è situata allo sbocco della Valsassina e si presenta come una cittadina
dotata di lido, piscina, porto marina, Circolo Vela, stazione ferroviaria,
ospedale, una grande centrale elettrica e svariati negozi.

Bellano sovrastata dagli spettacolari monti lariani.

Caraibi?... No, la riva di Bellano di fianco alla piscina del lido.

Alcune spiagge si estendono sia verso Varenna che verso Dervio.
Nella foto a sinistra: la riva di Oro. A destra: la riva di Gittana.

Lungo la strada, questi scorci si possono ammirare soltanto muovendosi in bicicletta.
È certamente una delle zone più miti e mediterranee del Nord Italia.

La riviera orientale gode il tramonto del Sole sull'ampio paesaggio dell'alto lago. La luce del pomeriggio filtra attraverso la tipica galleria scavata nella roccia, sulla punta di Morcate.

L'orrido di Bellano è una meta molto frequentata. Si formò 15 milioni di anni fa per effetto erosivo del torrente Pioverna ed è visitabile a pagamento. All’ingresso è situata la “casa del diavolo”, il cui nome è legato alle figure mitologiche che secondo la leggenda popolavano l’interno della forra. Oggi non manca l’immancabile centralina idroelettrica. Nella foto a destra: i dinosauri fanno parte dell'inconsueta scenografia.