Colico

Ad oltre 60 km da Como, Colico è l'ultimo paese della sponda orientale e, come Sorico, nell'immaginario collettivo rappresenta la "fine" del lago. Questa suggestiva immagine scattata da un aereo inquadra l'incrocio delle valli (Valtellina, Valchiavenna) e le relative vie di comunicazione, i fiumi Adda, Mera (vedi qui: Chiavenna) e il laghetto di Dascio. A sinistra, la bianca cima del monte Legnone.

Colico è situata presso i nodi stradali verso lo Spluga e verso St.Moritz. Lunghissimi rettilinei attraversano il verde della pianura, facendo di Colico un paese eccezionale nel panorama lariano, ovunque caratterizzato da rive scoscese. Foto a destra, il Sentiero Valtellina è una pista ciclabile di 114 km che attraversa la Valtellina dal Lario alla sorgente dell'Adda, passando per Sondrio e per Bormio.

Il lungolago di Colico è uno dei più belli del Lario.

Per un abitante di Como o del basso lago, non capita spesso di trascorrere una serata nella lontana Colico!
La cittadina conta 8000 abitanti, è dotata di tutte le attrezzature turistiche, possiede una stazione ferroviaria sulla linea Milano-Lecco-Sondrio ed è il capolinea della navigazione lariana. Difetta però di monumenti storici, essendo stata distrutta nel XV secolo quale teatro di scontri tra gli eserciti invasori: grigioni, franchi, spagnoli e austriaci. Il periodo di abbandono continuò per alcuni secoli a causa della malaria che infestava la palude del
Pian di Spagna, poi bonificata dagli austriaci.

Lungo l'Adda si vivono momenti sereni in bicicletta e a cavallo.

Dai prati del Pian di Spagna, con piacevole sorpresa, si arriva alla cosiddetta "spiaggia selvaggia".

La "spiaggia selvaggia", sabbiosa e battuta dal vento, chiude il lago correndo verso la sponda opposta.

I vasti acquitrini causati dalla confluenza dell'Adda, oggi in gran parte bonificati, ospitano la più
importante oasi della Lombardia (Riserva Naturale di Pian di Spagna), rifugio di numerose specie di uccelli.
È il regno dei campeggi e degli sport acquatici.

Tramonto nell'ultimo specchio lacustre.

La foce dell'Adda.

Stormi di gabbiani riposavano sul relitto secolare del piroscafo Plinio, ormeggiato a Colico per 40 anni,
poi rimorchiato nel lago di Mezzola. È affondato nel 2010.

Le rovine del forte di Fuentes,
edificato nel 1603 dal conte spagnolo di Fuentes, governatore di Milano, allo scopo di sorvegliare
le vie di transito contro l'invasione dei grigioni svizzeri. Venne smantellato nel 1796 per ordine di Napoleone.

Nel silenzio della pianura si trova anche
un centro spaziale, il centro di comunicazioni satellitari Telespazio, coi grandi ripetitori emisferici orientabili.

Ogni tanto, un treno attraversa i prati.

Colico vista dalla cima della penisola di Piona.
Rocce a strapiombo, fitti boschi e raffiche di vento dominano l'ambiente circostante.

L'insenatura di Piona (o laghetto di Piona), coi due promontori e i campeggi rivieraschi.

Stromboli? No, Colico e il monte Legnone. Tipica bellezza da cartolina.

Panorama dalla cima del monte Legnone, una delle montagne più alte dei grandi laghi lombardi (2609 m.).