Sorico e Gera Lario

Chiavenna

Sorico, dove finisce il lago di Como. Malgrado tanta bellezza e tanta nobiltà, il Lario è comunque un piccolo mondo che ha un inizio e una fine. Lungo questa spiaggia di vera sabbia, alla luce del tramonto, si prova una suggestione difficile a spiegarsi. Sorico e Gera Lario, gli ultimi paesi della sponda occidentale, sorvegliano le acque lacustri che si esauriscono nei fiumi immissari. Lo splendido territorio circostante è ancora completamente vergine e ospita l'oasi faunistica del Pian di Spagna.

A nord, il Ponte del Passo attraversa il
fiume Mera, che prosegue in Valchiavenna...

...mentre ad est il fiume Adda si allunga
verso la Valtellina.

Alla confluenza tra il lago e il Mera sorge una minuscola isoletta.

Alcuni affreschi di carattere religioso decorano le case di Gera.

In epoca medievale, Sorico era uno dei bellicosi membri delle Tre Pievi. La foto a sinistra riprende l'imponente torre campanaria della chiesa di S.Stefano (XV secolo). A destra, una delle torrette utilizzate anticamente come punti di passaggio e riscossione di pedaggi. Sorico rivestiva infatti una grande importanza strategica, situata all'imbocco della Valtellina e della Valchiavenna.

Oltre Sorico, il Mera si apre nel laghetto di Dascio. In alcuni tratti le acque si mescolano alla terraferma formando piccoli acquitrini. Le paludi del Pian di Spagna sono state bonificate e coltivate, ma alcune aree conservano il carattere tipico della zona umida. Sono luoghi isolati, che per un comasco della città è come dire "in culo ai lupi" o "su a casa del diavolo"...

Il villaggio di Dascio non è privo di strutture ricettive, punto di partenza per numerose escursioni.
È il rifugio migliore per chi apprezza la quiete e la poesia della solitudine,
sotto le maestose cime della Valtellina.

Il laghetto di Dascio sfocia in un altro piccolo lago: quello di Mezzola.

Qui nidificano specie di animali come folaghe, quaglie, cigni reali ecc.
Sono state avvistate anche cicogne nere e sterne artiche.

Da Dascio parte l'escursione verso l'oratorio di San Fedelino, situato in un'eccezionale posizione presso il fiume Mera. Il tragitto è piuttosto lungo e faticoso, percorrendo tutto il lago di Mezzola in vista della Valchiavenna e del Sasso Manduino.

San Fedelino si trova praticamente fuori dal mondo; è talmente piccolo che pare avvolgere i viandanti nel palmo di una mano. Fu eretto nel X secolo sul luogo del martirio di Fedele, protomartire della chiesa comense. Qui, in questo luogo isolato, il santo credette invano di sfuggire alla persecuzione voluta da Diocleziano.

Vicino al tempietto si apre la spiaggia di San Fedelino, una riva di sabbia battuta dal vento e quasi inaccessibile. Ogni tanto è servita da un motoscafo che porta piccoli gruppi di turisti in visita alla chiesetta.

Non sembra un paesaggio canadese?...

Come una specie di cordone ombelicale, il fiume Mera collega il Lario al lago di Mezzola (in primo piano nella foto). Questa immagine è orientata verso sud ed è stata scattata dal sentiero "Tracciolino". Fino ad un'epoca relativamente recente, i due bacini erano uniti e il Lago di Como era lungo 10 km in più. A partire dal medioevo, l'effetto dei sedimenti fluviali è diventato visibile interrando i bassi fondali,
specie durante le grandi alluvioni del XVII secolo.

Lago di Mezzola: panorama di Verceia, Novate Mezzola e Samolaco, in Valchiavenna.
Samolaco era per i romani il Summu Lacu, sommità del Lario e importante porto mercantile.

Le tranquille sponde del Mezzola presso Verceia.

Novate Mezzola e le suggestive rocce della Val Codera.

Ed ecco la Valchiavenna, "profondo nord" italiano, che allungandosi verso settentrione porta al passo dello Spluga (diramazione ovest) e al passo del Maloja-St.Moritz (diramazione est), al confine con la Svizzera tedesca. Questa valle verdeggiante è da sempre uno dei centri di passaggio tra il nord e il sud Europa, come dimostrano le ricche vestigia storiche della cittadina principale, Chiavenna. Chiavenna si trova in provincia di Sondrio ma culturalmente è legata a Como, da cui dista un centinaio di km.
È il limite estremo del mondo lariano.

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